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Antonio Conte: un profilo “non da Milan”, ma che serve più di tutti

Nelle scorse ore è rimbalzata la clamorosa indiscrezione che parla di Antonio Conte prossimo allenatore del Milan. Il cambio in panchina sembra ormai sempre più scontato ed uno dei nomi più gettonati per sostituire Stefano Pioli è proprio quello del tecnico leccese. Secondo Telelombardia l’accordo è già imminente, con la figura di Zlatan Ibrahimovic decisiva nel far accettare a Conte le condizioni della società rossonera ed iniziare un nuovo capitolo della sua carriera.

Sempre secondo l’emittente, tra il Milan e Conte ci sarebbero stati già diversi colloqui e la sua volontà di tornare in Italia avrebbe fatto o potrebbe – condizionale sempre d’obbligo – fare la differenza. Secondo noi, ed anche secondo tanti altri, è ancora un po’ presto per parlare di futuro e soprattutto farlo in maniera così imponente. Si sa, il mercato potrebbe cambiare da un giorno all’altro figuriamoci da un mese all’altro. Ma, come già detto più volte, il Milan tra i tanti nomi sul proprio elenco ha anche quello di Conte.

Antonio Conte, un profilo “non da Milan”…

La trattativa – considerandola comunque ancora aperta – potrebbe incontrare diverse difficoltà. Da quelle economiche a quelle societarie. Dall’ingaggio e il budget da spendere sul mercato fino alla politica della società che storicamente non ha quasi mai puntato su cavalli già vincenti bensì su scommesse o pseudo tali che sarebbero diventate o potute diventare certezze sulla panchina del Milan. Da Arrigo Sacchi a Carlo Ancelotti, passando per Massimiliano Allegri, Marco Giampaolo e proprio Stefano Pioli. A volte può andar bene, altre volte male. Senza dimenticare i grandi ex come Seedorf, Inzaghi o Brocchi che in panchina si sono comportati molto diversamente rispetto a quello che avevano fatto in campo con la maglia rossonera.

…ma che serve più di tutti

Già, servirebbe, ed anche tanto. Una scossa, un cambiamento radicale, per tante cose che – dallo spogliatoio al campo – in casa Milan non sembrano andare più. Un riassetto tattico, più che tecnico. Un problema abbastanza grave da risolvere al più presto, quello degli infortuni. Ed infine un atteggiamento che spesso pare rinunciatario, di rassegnazione, di un salto di qualità che sembra lì alla portata ma che non si riesce a fare. Il classico problema “di testa” di cui sentiamo spesso parlare per il quale però ancora non si conosce la vera e reale soluzione.

Antonio Conte potrebbe essere tutto questo. La capacità di tirar fuori il meglio da qualsiasi giocatore, la garanzia di poter provare a vincere subito ed essere competitivi – almeno in Italia – al pari delle rivali storiche, la scommessa a fare qualcosa in più in Europa ed arrivare dove non c’è mai stato. La sfida è da entrambe le parti, la scelta anche. Gli stimoli ci sono tutti e provare per la prima volta a cambiare le cose in maniera così netta potrebbe essere una buona idea per una società che deve dimostrare di essere ambiziosa.

Ecco perché Antonio Conte è un profilo non da Milan ma che al Milan serve più di tutti.

Tottenham-Milan: Antonio Conte, Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Tottenham-Milan: Antonio Conte, Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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