Dopo un lungo periodo di prestazioni discontinue, la tempesta mediatica e di risultati ha momentaneamente lasciato Milanello. Questa settimana dirà molto sulla condizione della squadra e sarà un’anteprima anche in relazione alle nuove aspettative del club nel suo insieme. Prima ci sarà l’Atalanta a San Siro per un match che vale la semifinale di Coppa Italia, e nel weekend, sempre al Meazza arriverà la Roma, per uno scontro diretto con vista sulla prossima Champions League.
Intanto la sensazione è che Pioli stia provando a riconsolidare il vecchio 4-2-3-1. Dopo un’estate a progettare il 4-3-3 con un riassetto piuttosto corposo, per via di infortuni e indisponibilità varie, sembra dunque si torni al modulo più congeniale al tecnico. Ovviamente questo porta con sè una modifica sostanziale dell’undici.
Cambiando gli interpreti, sopratutto dei due mediani, cambia la faccia del centrocampo e della squadra in generale. In particolare con la presenza di Adli, c’è una forte discontinuità col modo di costruire il gioco. Nelle ultime gare si vede il mediano che si abbassa tra i centrali di difesa e predilige un’uscita palla al piede, a volte con dribbling. L’altra differenza sostanziale con Yacine in questo ruolo, è rappresentata dai cambi di gioco. Il ribaltamento del fronte è una piccola rivoluzione tattica all’interno di un sistema che fino a qualche settimana fa sembrava irrimediabilmente ingolfato.
In queste partite stiamo vedendo una versione di Milan particolare. Di fatto ci sono due playmaker, con caratteristiche tecniche più spiccate, in grado di legare meglio il gioco. Adli e Reijnders in coppia garantiscono una qualità più alta, con una possibilità maggiore di gestione del possesso palla. Certo in fase di interdizione concedono qualcosa, ma fino ad ora hanno pagato. Ecco perchè questa settimana dirà qualcosa in più relativamente alle ambizioni della squadra, sia a livello di risultati che di proposta di gioco.