Siamo solo alla quarta giornata di campionato, e nessun verdetto definitivo si può pronunciare il 19 di settembre. Ma Juventus-Milan di stasera assume già un’importanza molto consistente, che forse non ha mai avuto a questo punto della stagione. Mandare i bianconeri a -11 dalla vetta non significherebbe escluderli definitivamente dalla lotta scudetto, ma darebbe certamente una bella mazzata, soprattutto psicologica, ai bianconeri. E queste cose le sa benissimo soprattutto una persona: quel Massimiliano Allegri che dopo due anni “sabbatici” torna ad affrontare il Milan. Nel corso della conferenza stampa della vigilia, ieri a Vinovo, il tecnico livornese si è affrettato a dichiarare: “La partita di domani è più importante per loro che per noi”. Chi scrive è sicuro che il buon Max, da vecchia volpe qual è, ha voluto togliere pressione da dosso i suoi ragazzi e apporla sulle spalle di Kessie e compagni. Max, però, sa bene che in realtà sono i suoi ragazzi, reduci da un solo punto conquistato nelle prime tre partite, quelli chiamati ad ottenere il bottino pieno stasera allo Stadium. Molti addetti ai lavori, del resto, hanno pronosticato ad inizio stagione la Juventus come co-favorita allo scudetto insieme all’Inter e vederla così lontano dalla cima sarebbe deleterio.
Allegri e la Juventus all’ultima chiamata?
I bianconeri, inoltre, partono favoriti rispetto ai rossoneri, che stasera scenderanno in campo a Torino con una formazione fortemente condizionata dagli infortuni. Pioli non avrà a disposizione, infatti, tre titolari come Calabria, Giroud ed Ibrahimovic, oltre che Bakayoko, Krunic e Messias. Tra i convocati, poi, ci sono Maignan, dovrebbe stringere i denti, ma è condizionato da un problema alla mano patito a Liverpool; Florenzi, con qualche piccolo acciacco, e Pellegri, che siederà in panchina ma è ancora in ritardo di condizione. Insomma, Allegri troverà un Milan incerottato, che però vorrà comunque dire la sua. Nell’ultimo anno e mezzo, infatti, la banda-Pioli ci ha sorpresi tante volte, tirando fuori il meglio di sé nelle difficoltà. Uno degli esempi più fulgidi, in tal senso, arrivò proprio lo scorso 9 maggio, in quel Juventus-Milan 0-3 decisivo per la corsa Champions.
Milan, fuori il coraggio. Lo Stadium si può espugnare, di nuovo
Insomma, stasera vedremo una bella partita, nella quale il Milan si giocherà certamente le sue carte contro gli uomini di Allegri, e lo Stadium può cadere la seconda volta nell’anno solare, come non accade dal 1958. I rossoneri devono prendere i buono quanto fatto nelle prime tre e anche in quel di Liverpool, dove – pur tra mille difficoltà – i rossoneri sono stati sempre in partita e hanno messo timore alla corazzata di Klopp. Buon Juventus-Milan a tutti!