Come riporta la Gazzetta dello Sport, la prossima stagione sarà molto diversa per il calcio italiano. Perché se in passato è stato concesso troppo, ora va ritrovata l’importanza ed il rispetto per il direttore di gara. Come ammette Gabriele Gravina, presidente della FIGC: “Gli arbitri rappresentano la spina dorsale del movimento calcistico italiano e con questa eccellenza sfideremo qualsiasi tentativo di screditare i nostri stessi arbitri. Con noi non ci sarà mai dialogo con chi usa l’offesa verbale o l’aggressione. La tolleranza verso le mancanze di educazione sarà zero“.
Sarà quindi un anno in cui la tolleranza verso le “scenate” (simil Mourinho-Serra di Cremonese-Roma), sarà zero. La Rosea riporta gli obiettivi dell’AIA per la prossima stagione.
- No ai rigorini: la media, che si è già abbassata da 0.38 a 0.29 la scorsa stagione, verrà ancora valutata per consentire un gioco meno furbo.
- Tempo effettivo di gioco: quest’anno si è giocato in media 54 minuti a partita, come Premier League e Ligue 1. Numero che si può alzare ancora.
- Cambio generazionale: dopo l’addio di Irrati e Valeri, servono nuove figure di spicco. Ecco perché verrà concessa la crescita ai giovani anche in gare delicate.
- Specializzati al VAR: la moviola diventa un mestiere a sé, e gli arbitri di campo non saranno più chiamati a video.