“L’ho trovato motivato, ma è sempre stato così anche se ha giocato poco. Dal punto di vista della posizione deve migliorare per fare il mediano e ha dato disponibilità per farlo“. Queste le parole di Stefano Pioli in conferenza stampa su Yacine Adli. Pur avendo sempre mostrato un genuino e sincero attaccamento al Milan, il tecnico rossonero l’ha sempre relegato tra le seconde linee e scelto di rado.

Ora, dopo una squadra sostanzialmente restaurata tra partenze e arrivi, risulta fondamentale capire se chi, per un motivo o per un altro, non è stato messo sul mercato possa perorare alla causa rossonera. Difatti, nonostante i nuovi profili arrivati a centrocampo e le sirene di mercato che riguardano Rade Krunic e l’infortunio dell’ormai lungodegente Isamel Bennacer, è di fondamentale importanza trovare un’alternativa valida al bosniaco.

La scelta potrebbe ricadere proprio su Adli. Il francese ha solo 23 anni, tanta motivazione ed è propenso ad adattarsi alle richieste di Pioli. Questo periodo in cui il tecnico lo ha relegato ai margini della sua selezione, può essere stato propedeutico per permettergli di sviluppare al meglio alcune caratteristiche affini al gioco del Milan.

Adli nasce come trequartista perciò con un’innata propensione offensiva. Qualità certamente utile ma che, sia per il modo in cui Pioli dispone i giocatori in campo che per la concorrenza in quel ruolo, può risultare superflua. Da qui, l’idea di renderlo un mediano maggiormente difensivo che possa prendere il posto di Krunic quando necessario.

Ciò richiede tempo, costanza e dedizione: peculiarità che al classe 2000 non sono davvero mai mancate. Per la prima volta da quando Adli veste i colori rossoneri, Pioli è stato chiaro.

Gli ha riconosciuto in lui una motivazione, anche ad essere impiegato in un ruolo diverso dal suo, che può permettergli nella stagione ormai alle porte di diventare una pedina fondamentale del Milan e scalare le rigide gerarchie dell’allenatore emiliano.