Samu Castillejo raggiunge Rino Gattuso al Valencia e termina la sua esperienza al Milan dopo quattro stagioni. Un addio, quello dell’esterno spagnolo, che era nell’aria già da tempo, almeno dall’estate scorsa, ma che rappresenta l’ultimo tassello in rosa arrivato nelle gestioni precedenti. Ora Maldini può contare su uomini scelti e acquistati da lui e da Ricky Massara e plasmare la sua creatura.
Gli addii di capitan Alessio Romagnoli e di Franck Kessié hanno in qualche modo simboleggiato la fine di due ere rossonere, quella targata Silvio Berlusconi per quanto riguarda il numero 13, ormai nuovo giocatore della Lazio, mentre l’ivoriano era l’ultimo superstite della gestione Fassone-Mirabelli. Oggi, con la partenza di Castillejo se ne va anche l’ultimo giocatore acquistato da Leonardo, considerando che Bakayoko è stato voluto e riportato a Milanello dallo stesso Maldini l’estate scorsa, dopo la prima esperienza rossonera nella stagione 2018-2019.
Maldini ora è chiamato ad un compito difficile: migliorare i risultati dello scorso anno infatti non sarà semplice, ma gli obiettivi sono chiari, ovvero arrivare alla seconda stella e andare più avanti possibile in Champions League. Le responsabilità del Direttore dell’area tecnica del Milan saranno dunque più pesanti e le operazioni sul mercato ci daranno un segnale anche in merito alla crescita come dirigente di Paolo Maldini. Visti i risultati della scorsa stagione, i tifosi rossoneri sognano di aprire un ciclo vincente, consapevoli di avere in Maldini una garanzia di milanismo e competenza. L’era di Paolo non inizia oggi, ma da oggi sarà il suo Milan al 100%.