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La crescita di Theo Hernandez raccontata da chi gli è stato accanto: “È una forza della natura”

Oramai Theo Hernandez è diventata una certezza a livello sia di club che di nazionale. Il terzino rossonero, dopo essere stato a lungo snobbato da Didier Deschamps, oggi è uno dei perni della Francia e l’impostazione tattica con la difesa a 3 e lui come esterno di spinta a centrocampo è cucita su misura.

La sua crescita è certificata anche dalle parole di chi lo ha seguito sin da bambino, a partire da Pablo Lopez Salgado, ex direttore dell’accademia Rayo Majadahonda, là dove ha fatto i suoi primi passi all’età di dieci anni. Ecco le sue parole raccolte oggi da L’Equipe.

Theo ha iniziato ad attaccare molto giovane. Aveva un enorme talento offensivo combinato con questa velocità superiore che gli ha permesso di partire molto basso per segnare. Partiva spesso da sinistra per accentrarsi e colpire, aveva già quel grande sinistro. Theo era un tipico esterno, molto bravo nell’uno contro uno. Il suo mix di velocità, potenza, dribbling e gestione della palla con i suoi colpi è esplosivo. Più tardi, nelle giovanili dell’Atletico Madrid, è arretrato a sinistra, ma sempre con questa fame offensiva che sorprende da dietro. Gli piaceva partire da lontano“.

Sempre sul quotidiano francese figurano le parole dello zio di Theo Hernandez, Didier Py: “Theo era un temerario da bambino. Suo nonno gli aveva comprato una piccola motocicletta che non ha mai lasciato nella nostra casa di campagna in Franca Contea. Ha sempre avuto questo gusto per il rischio, questa inclinazione per la velocità, che ritroviamo oggi nel suo gioco, e non esita a provarci. Si oscura. Ha un lato un po’ irascibile, il che significa anche che a volte prova cose incredibili. Non dubita“.

Infine è il turno dell’ex allenatore della Francia U18 che lo fece debuttare nel 2015, Ludovic Batelli: “Più che una squadra, più che un attaccante, è una corsia di sinistra. Ha questa capacità di spazzare l’intera fascia con molta agilità. Sono i suoi geni di ex attaccante che vengono a galla. È un pericolo permanente per l’avversario. Essendo giovane, a volte voleva partecipare troppo davanti, quindi perdeva in fase difensiva, ma è riuscito a incanalare tutto crescendo. In una squadra che ha palla, inventerà sempre qualcosa. È anche abile tecnicamente con un primo passaggio che rompe le linee e questa precisione dei cross, anche a fine gara. È una forza della natura in grado di produrre sforzi lunghi e ad alta intensità“.

Milan: Theo Hernandez e Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Theo Hernandez e Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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