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I derby e la manipolazione della realtà, tra fantomatici domini e gestioni “inzaghiane”

E il quarto fu quello giusto. Dopo tre derby in cui sono arrivati due pareggi e una vittoria rossonera, l’Inter è riuscita a vincere l’ultima stracittadina stagionale e a certificare sulla carta quella superiorità che tutti le attribuiscono. La narrazione, d’altronde, è sempre quella. L’inter è più attrezzata, più forte, più strutturata, più esperta del Milan. Addetti ai lavori, giornalisti, opinionisti. Tutti concordi nel reputare la squadra di Simone Inzaghi migliore rispetto a quella di Stefano Pioli e tutti consapevoli sul fatto che alla fine i veri valori usciranno fuori. Eppure, i nerazzurri hanno avuto bisogno di un quarto scontro diretto, oltre che di una decisione arbitrale bizzarra ed ingiusta, per avere “finalmente” la meglio sui cugini poveri, quelli bistrattati, quelli inferiori, quelli miracolati. Questo è accaduto negli scontri diretti, ma questo è quello che racconta anche la classifica della Serie A, ormai a solo un mese dalla sua conclusione. Il Milan è avanti di un punto, nonostante una partita in più, ed è in piena lotta per il titolo e, questo, nonostante una rosa limitata dagli infortuni per tutta la stagione (a differenza dell’Inter che non ha quasi mai avuto infortuni gravi ed in serie) e nonostante diverse decisioni arbitrali dubbie (ma anche qualcuna clamorosa) che hanno obiettivamente sfavorito i rossoneri e favorito i nerazzurri. Vi immaginate come sarebbe l’attuale classifica di Serie A con il gol convalidato a Messias contro lo Spezia, quello annullato ad Udogie contro l’Udinese e il rigore concesso a Torino e Juventus nelle due sfide torinesi dell’Inter? E questo solo per citare alcuni episodi, sicuramente i più clamorosi.

Quattro derby stagionali, l’analisi

Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Ma, passiamo ad analizzare i quattro derby stagionali. Secondo il tecnico nerazzurro, Simone Inzaghi, che ha una visione troppo spesso di parte delle partite e dei vari episodi contro o a favore, l’Inter ha dominato i due derby di campionato (raccogliendo così solo un punto) e gestito i due di Coppa Italia. Una visione, di certo, un po’ distorta che non rende giustizia alla realtà dei fatti. Eh sì perché, se nel primo derby di campionato (quello pareggiato per 1-1 con due rigori a favore dell’Inter) disputato a Novembre, la gara fu abbastanza equilibrata con un predominio nerazzurro tra fine primo tempo ed inizio del secondo, ma con un ottimo Milan nel finale, che andò molto vicino a portare a casa il bottino pieno, sul derby di ritorno c’è un grosso equivoco. Da più parti e voci si è sentito dire, ma lo si sente ancora, che l’Inter ha dominato per 75′, almeno fino al primo gol di Giroud. Falso. I nerazzurri hanno sicuramente giocato meglio e avrebbero meritato almeno il pareggio, ma il dominio vero e proprio c’è stato solo nel primo tempo, mentre nel secondo i nerazzurri si sono limitati a voler controllare e gestire il vantaggio, senza mai rendersi pericolosi e, quindi, senza mai tirare in porta. Poi è arrivata la doppietta di Giroud, l’apoteosi rossonera ed una stagione che ha preso una piega diversa, comunque andrà a finire.

I derby ed una realtà distorta, vero Simone?

Milan-Inter: Franck Kessie e Stefan de Vrij (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan-Inter: Franck Kessie e Stefan de Vrij (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Caro, Simone Inzaghi, quindi, non le pare che l’andamento del derby di ritorno di Coppa Italia, sia abbastanza simile a quello di ritorno in campionato, ma a parti e risultati invertiti? Nel 3-0 di martedì sera, infatti, l’Inter ha sfruttato al meglio le quattro chiare occasioni avute, segnando tre gol. Segnale, certamente, di cinismo, esperienza, maturità, forza. Segnali che forse fanno capire che il Milan non è ancora al livello dei cugini, ma che non devono distorcere la realtà dei fatti che a nostro avviso è una soltanto: il Milan, nonostante i tanti infortuni in più, alcune decisioni arbitrali dubbie e clamorosamente a sfavore, ed una rosa meno attrezzata esperta e forte, in questa stagione se l’è giocata alla pari dell’Inter, sia in Coppa Italia che in Campionato (almeno fino a questo momento). Ed è molto semplice, ma alquanto riduttivo, parlare di dominio assoluto quando si dovrebbe parlare di leggera supremazia territoriale e, al contrario, parlare di gestione, quando la supremazia territoriale (se non vogliamo chiamarlo dominio come per esempio è accaduto nel derby d’andata di Coppa) ce l’hanno gli avversari. Questione di stile, questione di signorilità, questione di obiettività. Vero, caro Simone?

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