HomeIn evidenzaOrigi, tra conferme e fake news. Ecco perché è un grosso "Sì"

Origi, tra conferme e fake news. Ecco perché è un grosso “Sì”

Divock Origi è sempre più vicino al Milan. L’attaccante (non ancora) 27enne belga, attualmente in forza al Liverpool, ma dal quale si libererà a parametro zero in estate, sembra aver accettato la corte dei rossoneri e si attende solo la fumata bianca per quello che sembra un accordo ormai a tutti gli effetti raggiunto. Si discute solo sul nodo ingaggio. Il Milan propone circa 3.5 milioni di euro l’anno, il giocatore ed il su entourage ne chiedono 4.5, ma tra bonus e ulteriori incontri che avverranno nei prossimi giorni e settimane, si dovrebbe arrivare alla chiusura. A meno di clamorosi colpi di scena, quindi, sarà Divock Origi il nuovo attaccante del Milan e, nei prossimi mesi, si scoprirà chi saranno i compagni con cui dovrà giocarsi il posto. Il belga nelle ultime stagioni ha giocato molto poco, e segnato ancor meno, con la maglia dei “Reds” e, secondo alcuni, non è pronto per essere la punta titolare del Milan che, con ogni probabilità, la prossima stagione tornerà in Champions. Secondo l’opinione di tanti Origi non è la punta che serve al Milan, quella da 15 gol in campionato e 20 in stagione, quella che possa mettere una volta per tutte apposto le cose nel reparto avanzato.

Origi, i motivi per cui si deve fare

Milan-Liverpool: Pierre Kalulu e Divock Origi (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan-Liverpool: Pierre Kalulu e Divock Origi (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

La nostra opinione, invece, è che l’operazione Origi è intelligente e astuta e fa proprio al caso dei rossoneri. I motivi sono diversi. Prima di tutti c’è l’aspetto economico. Il Milan si assicurerebbe un attaccante relativamente giovane, compirà 27 anni tra meno di un mese, e non pagherebbe nemmeno un euro di cartellino. L’ingaggio è relativamente basso e con il decreto crescita i rossoneri possono usufruire di ulteriori vantaggi nel tesserarlo. Il rapporto qualità/prezzo, quindi, sembra assai vantaggioso. Altro aspetto da non sottovalutare è l’esperienza di Origi. Il belga è convocato fisso nella nazionale fiamminga dove è la prima alternativa a Romelu Lukaku, ma non solo. A Liverpool ultimamente ha giocato poco, è vero, ma ha sempre fatto gol decisivi e di un’importanza capitale. A parte quello segnato a San Siro in questa stagione, nella vittoria dei Reds che ha eliminato il Milan dalla Champions League, Origi segnò, nella stagione 2018/2019, una straordinaria doppietta nella semifinale di ritorno contro il Barcellona (4-0 che qualificò gli inglesi in finale dopo lo 0-3 in Spagna) e il gol del definitivo 2-0 nella finale contro il Liverpool. Gol pesanti, quindi, che garantiscono esperienza e abitudine alla vittoria all’ancora giovane ed inesperta rosa rossonera. Poi c’è la questione puramente tecnica. Origi viene dalla Premier, è un attaccante forte fisicamente e veloce. Tre elementi che in Italia fanno la differenza, sempre e comunque. Con un campionato di Serie A, ormai assai inferiore a quello inglese, anche chi non trova molto spazio in Premier, ma ha comunque esperienza in grandi squadre (vedi Giroud e Abraham), riesce a fare la differenza nel nostro campionato.

Origi segna poco? Ecco perché è una fake news

Liverpool: Jurgen Klopp
Liverpool: Jurgen Klopp – MilanPress, robe dell’altro diavolo

C’è, infine, un falso mito da sfatare. Origi segna poco. Origi non è un attaccante prolifico. E, se si guardano i meri dati statistici non si può che prendere per veritieri questi assunti. 40 gol in 171 presenze nei sei anni trascorsi a Liverpool. Questo il dato freddo che conferma la critica principale che viene mossa alla punta belga: segna poco. Poi, però, se si vanno ad analizzare i numeri sotto la lente d’ingrandimento, si scopre che Origi in queste 171 presenze ha giocato effettivamente soltanto 6.883 minuti. Se si fa un rapido calcolo, quindi, si scopre che la sua media gol è di una rete ogni 170 minuti circa. Poi ci sono i 17 assist, motivo per il quale possiamo dire che l’attaccante della nazionale belga ha partecipato attivamente ad almeno 57 azioni da gol. Va quindi aggiornato il dato statistico che vede Origi aver partecipato a un’azione da gol, con una rete o con un assist, ogni 120 minuti circa. Non male, quindi, soprattutto se si considera la poca possibilità di mettersi in mostra e l’importanza enorme di alcuni di questi gol.

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