Stefano Pioli ha concesso un’intervista anche ai microfoni di Milan TV dopo la gara contro l’Atletico Madrid. Ecco le dichiarazioni del tecnico rossonero.
“Abbiamo vissuto la partita con un’intensità mentale importante ed è giusto gioire. Abbiamo vinto una partita impegnativa su un campo in cui le italiane non vincevano dal ’99. Questa vittoria con avversari del genere ci deve far capire che con le giuste idee e la giusta attenzione possiamo essere una squadra forte“.
Sulla vittoria: “È stata la vittoria del Milan e dei ragazzi che hanno dimostrato personalità. Stasera siamo riusciti a dominare quasi completamente la partita, l’importante comunque è provare a fare la partita ed essere coraggiosi soprattutto nella fase difensiva. Ci abbiamo provato e i ragazzi sono stati premiati con una grande vittoria“.
Sull’abbraccio con Maldini alla fine: “Viviamo insieme con grande passione la nostra esperienza, il nostro cammino. Siamo insieme tutti i giorni, sappiamo quanto lavoriamo per tenere alto il livello del club. Oggi è stato bellissimo tutto, i nostri tifosi si sono fatti sentire. Gioiamo insieme e soffriamo insieme“.
Sull’emozione: “I ragazzi io li conosco, so quanto possono dare. Affrontare questa partita con questo piglio è una soddisfazione per un allenatore che li vede continuare a crescere e li vede sforzarsi per salire di livello. È una grande soddisfazione“.
Sulla sua crescita: “Pioli sta crescendo con i suoi giocatori, ci confrontiamo per cercare di mettere in campo strategie vincenti. Il mio è un dare per avere, stiamo crescendo insieme“.
Sui miglioramenti da fare: “Credo che abbiamo anche le capacità tecniche e di personalità per gestire meglio la pressione, ma se non ti muovi con i tempi giusti e non dai soluzioni veloci al portatore vai incontro a difficoltà. Dobbiamo lavorare meglio. In certe situazioni siamo stati più bravi, ma contro Porto e Liverpool abbiamo avuto qualche difficoltà. Stasera abbiamo toccato un livello di prestazione e di atteggiamento mentale importante, si vedeva che la squadra c’era. Si possono fare ancora tanti step. Vincere in Italia è difficile, in Champions c’è un livello ancora superiore“.