HomeIn evidenzaAttacco al completo. In quattro per due maglie, quale la soluzione migliore?

Attacco al completo. In quattro per due maglie, quale la soluzione migliore?

Toccando ferro, per la prima volta in stagione, Stefano Pioli dovrebbe poter contare sul suo attacco al completo e a pieni giri. Ibrahimovic, Giroud, Leao e Rebic sono tutti a disposizione del tecnico rossonero e si candidano per le due maglie disponibili. Sappiamo, infatti, che nel 4231 milanista, oltre alla punta centrale, anche chi gioca a sinistra dei tre sulla trequarti, ha a tutti gli effetti caratteristiche da attaccante. Pioli sceglie sempre uno tra Rafa Leao e Ante Rebic in quella posizione per poi affidarsi ad un giocatore di maggiore copertura a destra (Saelemaekers, Florenzi o Castillejo). Il portoghese e il croato, in effetti, anche se tatticamente e tecnicamente diversi, hanno le classiche caratteristiche dell’attaccante esterno o della seconda punta e amano giocare, partendo dalla parte sinistra della prima linea rossonera. Dopo aver dovuto fare a meno, a turno, dei vari Giroud, Ibra e Rebic, Pioli dovrebbe avere l’attacco al completo, con tutti e 4 gli attaccanti a disposizione per la trasferta di Firenze e potrà anche permettersi di alternare i suoi, sia a partita in corso che gara dopo gara.

Attacco al completo, quali sono le gerarchie?

Milan: Olivier Giroud (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Olivier Giroud (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Con l’attacco al completo a Firenze, intanto, dovrebbe esserci spazio per Ante Rebic e Olivier Giroud. Entrambi sono rimasti a casa e non sono stati chiamati dalle rispettive nazionali, a differenza di Leao e Ibra che, oltre ad essere stati titolari nel derby, hanno dovuto sobbarcarsi i viaggi di andata e ritorno per raggiungere la compagine della propria Nazione. Ma, quali sono le caratteristiche di una coppia rispetto ad un’altra e quale si adatta meglio al gioco di Pioli? Difficile dirlo. Partiamo dal presupposto, intanto, che se Zlatan sta bene le gerarchie per la prima punta sono abbastanza scontate. Lo svedese, però, a 40 anni suonati non può giocare ogni tre giorni e, almeno finché il Milan lo farà, si alternerà con Giroud. Altro discorso sulla fascia sinistra, dove Leao e Rebic sono due pedine fondamentali per Pioli e, con caratteristiche diverse, sanno come far male agli avversari. Tra i due non c’è una vera gerarchia anche se, ad inizio stagione, gli exploit ripetuti di Leao hanno portato il tecnico rossonero, al netto dell’infortunio di Rebic, a scegliere spesso il portoghese.

Coppia d’attacco: caratteristiche tattiche, pro e contro

Milan: Ante Rebic e Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)Non
Milan: Ante Rebic e Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Veniamo al punto. Contro avversari chiusi e con l’attacco al completo, la fisicità e la presenza in area di rigore di Giroud e la sua capacità di segnare anche gol sporchi di testa e saltando sopra gli avversari, probabilmente è più utile rispetto ad un Ibra che, nonostante i 40 anni suonati, viene spesso incontro a cercare di palleggiare e rifinire l’azione. Lo stesso Leao, contro questo tipo di squadre, riesce a creare superiorità numerica con i suoi dribbling e la capacità unica di saltare l’uomo. Anche Rebic ha strappi importanti ma, a questi, unisce anche la sua anarchia, la sua fisicità e la sua intelligenza tattica che, forse, lo rendono più utile contro squadre che giocano a viso aperto, come abbiamo visto nel derby. Ante, inoltre, oltre ad integrarsi meglio con Theo Hernandez, servirlo di prima quando il francese parte, tenendo anche la sua posizione qualche metro più indietro, può essere più utile quando in campo c’è Ibra. Il croato, infatti, è più punta di Leao e può andare a coprire l’area, quando Zlatan esce a dialogare con i compagni. Rafa, invece, ama stare largo e seminare il panico sull’esterno e potrebbe essere più a sua agio con una punta d’area di rigore come Olivier Giroud, così come può diventare devastante a partita in corso e con gli avversari stanchi, grazie al suo cambio di passo. Ipotesi, schemi, idee tattiche che con l’attacco al completo diventano interessanti e permettono a Pioli di avere tante soluzioni in più per far male agli avversari.

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