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A settembre troveremo un Milan più forte oppure no? Maldini e co. si giocano tutto (o quasi) col trequartista

La mancanza di calcio giocato, si sa, da il via a tutta una serie di discussioni infinite tra i calciofili, a maggior ragione se di mezzo c’è il calciomercato, che trasforma tutti noi appassionati in direttori sportivi di navigata esperienza. Da qualche settimana a questa parte, tra i tifosi del Milan circola una domanda ben precisa: “A settembre, il Milan sarà più o meno forte dello scorso anno?“. Il quesito è sorto soprattutto dopo che il club rossonero ha perso per strada due pilastri del 4-2-3-1 di Pioli: Hakan Calhanoglu e, soprattutto, Gigio Donnarumma. Da allora, il Fondo Elliott ha staccato assegni per la bellezza di 60 milioni di euro, ma – scandagliando un po’ il tifo rossonero – la sensazione è che molti ritengano che di fatto la rosa di Pioli non sia poi migliorata chissà quanto.

Pioli ha qualche freccia in più al suo arco

Partiamo da un presupposto: arrovellarsi il cervello per dare una risposta al quesito di cui sopra è, ad oggi – 2 agosto 2021 – assolutamente inutile. Questo se non altro perchè alla deadline del mercato mancano ancora ventinove giorni, e dunque ogni bilancio non può che essere parziale. Volendo, tuttavia, provare a fare una prima analisi dei cambiamenti rispetto la scorsa stagione, ci pare di poter dire che, sebbene in maniera non assoluta, il Milan abbia qualche freccia in più al suo arco rispetto allo scorso anno. Certo, perdere Donnarumma – chi scrive va dicendo da anni che è uno dei migliori tre portieri del Mondo – è una brutta mazzata, ed il pur bravo Maignan difficilmente arriverà ai livelli del neo portiere del PSG; tuttavia, senza contare i riscatti di Tomori, Tonali e il rinnovo del prestito di Brahim Diaz (visto che i tre erano già in rosa lo scorso anno), Ballo-Tourè è certamente un ottimo rincalzo in un ruolo, quello del terzino sinistro, dove lo scorso anno dietro Theo non vi era praticamente nessuno. Giroud, poi, è… semplicemente Giroud: avere come vice-Ibrahimovic un campione del Mondo, campione d’Europa col Chelsea e plurititolato in carriera, anzichè il giovane Colombo o l’adattato Leao è già di per sè un grosso salto in avanti.

Maldini e Massara, tutto sull’erede di Calhanoglu

Chiaro è, tuttavia, che il vero “colpo da novanta” – che potrebbe far pendere la bilancia dei giudizi da un lato o dall’altro, dovrebbe riguardare principalmente il trequartista e, perchè no, l’esterno destro d’attacco. E’ su questi due profili che Maldini e Massara di fatto “si giocano tutto”. Se soprattutto il nuovo fantasista sarà un giocatore di respiro internazionale, capace di abbinare qualità ed una buona produzione in zona gol, allora tutti gli indecisi dovranno veder fugare tutti i loro dubbi. In ogni caso, diamo fiducia a Paolo, Frederic e a tutto il management di via Aldo Rossi e tiriamo le somme la sera del 31 agosto.

Twitter: @Juan__DAv

Milan: Maldini, Massara e Gazidis - Milanpress, robe dell'altro diavolo
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