Ci sono almeno tre buone ragioni per i tre punti di domani a San Siro contro il Crotone. Il primo, manco a dirsi, è mantenere la testa della classifica. Il secondo è di natura squisitamente mentale: come specificato da Stefano Pioli, è bene abituarsi alla pressione dell’Inter e delle altre inseguitrici che, giocando spesso prima del Milan (quando riprenderà l’Europa League di giovedì sarà una consuetudine) impongono psicologicamente l’ansia di vincere. Infine, il terzo motivo riguarda le mura di San Siro: due gare perse in casa negli ultimi trenta giorni (contro Juventus e Atalanta) non sono andate giù alla luce dei precedenti dieci mesi trascorsi con tutt’altro rendimento. Conta, quindi, migliorare il ruolino di marcia al Meazza.
Un capitolo a parte merita la concorrenza che, se gestita bene, diventa uno stimolo in più per i singoli. E’ il caso di Tonali con Bennacer, pronto a rientrare al suo posto. Ma potenzialmente è quanto potrebbe accadere in attacco con un solo posto sempre per tre pretendenti (Rebic, Leao e Mandzukic). Intanto il tempo scandisce gli appuntamenti già decisivi della stagione: febbraio è il mese del derby di ritorno, col vantaggio di aver messo quello d’andata nella cassaforte degli scontri diretti, ma anche del doppio confronto con la Stella Rossa in Europa League, competizione che non sarà certo trascurata.
Ci vogliono tutti, insomma, al massimo della forma. Fisica e mentale. In quest’ottica i recuperi di Calhanoglu e Bennacer arrivano in un momento topico della stagione, così come il redivivo Ibrahimovic che punta a tirare dritto fino al termine della stagione, essendosi già fermato ai box (la prima per il Covid). Già, il Covid: le vaccinazioni non toccano il mondo del calcio, ma la progressiva lenta decrescita della curva e degli indici di infezione farebbero ben sperare anche in una normalizzazione che lascerebbe meno spazio alla roulette dei tamponi positivi.