Anche nella serata di ieri Maldini, sollecitato sul tema, ha ammesso che la trattativa per Simakan non è da considerarsi chiusa, nonostante l’infortunio e la conseguente operazione che il difensore dello Strasburgo dovrà affrontare prossimamente. Secondo la Gazzetta addirittura gli staff medici dei francesi e dei rossoneri, sarebbero in contatto per non lasciare nulla al caso.

Un’attenzione che non stupisce se pensiamo che il Milan lo sta seguendo da tempo, non è un’infatuazione recente, infatti già quest’estate come tutti ricordano le parti erano già vicinissime. Quest’imprevisto potrebbe pertanto non cambiare i piani, ma potrebbe cambiare formule o variare parti fisse e bonus del cartellino del giocatore.

Duarte è già in Turchia e ci resterà per i prossimi 18 mesi. In campo però è tornato Musacchio dopo quasi un anno dall’ultimo match disputato, in condizioni discrete tenendo conto della lunga assenza. Gabbia dovrebbe poter esser pronto in 15-20 giorni e Kalulu anche contro il Torino in Coppa Italia ha lasciato intendere di poter esser affidabile. I back up di Kjær e Romagnoli tutto sommato pare ci siano anche senza ulteriori rinforzi.

D’altra parte la dirigenza ha sempre sostenuto che sarebbe intervenuta sul mercato solo per ottenere upgrade, quindi ora viste le potenziali scelte tra i centrali, andar forzatamente su qualcuno già pronto non sembra così necessario. Se la scelta è Simakan, che resti lui. Non saranno due mesi di assenza a far la differenza su un prospetto così interessante e così giovane.

Piuttosto pare più il caso di accelerare per un mediano. Ad oggi le alternative sono davvero limitate e qualche opportunità pare esserci. Sfumato Konè in favore del Gladbach, il più a portata sembra Meitè, ufficialmente pronto a cambiare maglia come riferito dai granata proprio in questi giorni.

Coerenza e senso di emergenza. Aver lavorato bene nelle ultime finestre di mercato consente di poter far qualche riflessioni in più, senza tuttavia dimenticare quanto piene di impegni siano queste settimane. La sensazione è che l’ambiente si fidi delle scelte di Maldini e Massara, con Moncada sempre più in vista. Un lusso per una tifoseria abituata a continui terremoti.