Purtroppo, o per fortuna, la stagione 2024/25 sta giungendo al termine: era iniziata a luglio con la presentazione di Fonseca, dove si parlava di Scudetto e del ritorno del grande Milan. Il 16 maggio, però, la situazione è ben diversa ed è tempo di riflessioni: il club rossonero occupa attualmente l’8° posizione in classifica (a -4 dalla zona Champions League), è uscito contro il Feyenoord e, per chiudere in bellezza, è stato sconfitto in finale di Coppa Italia dal Bologna.
Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, visti i risultati sportivi anche la dirigenza sembra essere sotto accusa. Sì perché i risultati negativi sono stati condizionati dalle scelte di Ibrahimovic e Moncada di scegliere prima Fonseca, poi Conceicao. Per non parlare, inoltre, del mercato di riparazione a gennaio: spoiler, è stato riparato poco o niente. A gennaio, infatti, sono stati spesi ben 28,5 milioni di euro per Gimenez, Joao Felix e Walker in prestito e Bondo.
Tra i più delusi spicca Cardinale, assente a Milano da settembre perché, a suo dire, lo svedese è il suo “sostituto” in città. Durante la finale di Coppa Italia, rivela la Rosea, era in Qatar per affari. L’ex attaccante ricopre il ruolo di Senior Advisor e collabora con il team di investimento globale di RedBird per supportare il portafoglio di investimenti dell’azienda nei settori sport, media e intrattenimento. Insomma, Ibrahimovic non ha saputo incidere come si sperava, e se Maldini e Massara pagarono con il licenziamento, lo svedese si salverà forse solo con l’arrivo di un nuovo direttore sportivo.
