L’ex amministratore delegato rossonero Adriano Galliani ha parlato ai microfoni di SportLab, manifestazione digitale organizzata per i 75 anni del Corriere dello Sport e di Tuttosport: “Arrivai al Milan grazie ai 10 anni di esperienza al Monza dal 75 all’85. Incontrai Berlusconi il primo novembre ’79, gli dissi che avrei lavorato giorno e notte per la sua televisione ma gli dissi anche che avrei voluto seguire il Monza. Il 31 dicembre del 1985, Berlusconi mi chiese di dimettermi e di occuparmi dell’acquisizione del Milan. Quindi, andai al Milan e diventai tifoso rossonero. Poi il 13 aprile 2017 abbiamo il Milan e io ho detto che non sarei andato in un altro club che non fosse quello della mia città. Andare in un altro club, in un club diverso, sarebbe stato un tradimento al Milan. Scherzando, dico che sono Ulisse, che è tornato a Itaca. Nel 2018 sono venuto a sapere che il Monza è in vendita, l’ho detto a Berlusconi e lui mi ha detto di comprare il club. Ho subito abbandonato Arcore, sono andato da Felice Colombo, proprietario del Monza, e in 2 minuti e 30 secondi ho concluso per conto di Silvio Berlusconi l’acquisizione del Monza”.
Su Pioli: “A differenza di tanti altri, non voglio commentare le scelte. Quando uno se ne va da un club, deve diventare un tifoso. Io sono un grande tifoso. Mi sembra sia stata allestita una squadra molto competitiva, che può far bene, il mio sogno è vedere il Milan in Champions e il Monza in Serie A la prossima stagione. Non perdo mai una partita a San Siro, a meno che non ci sia il Monza di mezzo. Mi sembra che il Milan sia una squadra molto competitiva, voglio fare i complimenti a Pioli perché ha azzeccato la formula giusta. Non vedevo Calhanoglu esterno sinistro, per me è una seconda punta formidabile. Pioli è passato al 4-2-3-1 e ha fatto rendere al massimo i propri giocatori. In ogni caso, è evidente che, se hai Ibra o Van Basten, tu possa fare alcune cose. In caso contrario, è necessario fare altre mosse”.
Sul presunto interessamento del Monza per Ibrahimovic: “Noi scherziamo con Ibra, è una persona fantastica, con cui sono rimasto in grande amicizia. Giocavamo su questa cosa, è ovvio ed evidente che, nonostante il budget, il suo ingaggio fosse un po’ fuori dalla nostra portata”.
