Simone Inzaghi ha parlato nella conferenza stampa alla vigilia del Derby della Madonnina. La sfida potrebbe regalare, con una vittoria, il primo scudetto da allenatore al tecnico nerazzurro e la seconda stella (20 scudetti raggiunti) all’Inter. Ecco le sue parole.
Su come stanno vivendo l’attesa: “Abbiamo ottime sensazioni, abbiamo lavorato tanto e bene. Domani potrebbe essere una giornata importante per la famiglia Inter. Abbiamo ancora un altro allenamento per preparare il derby nel migliore dei modi. Con i ragazzi abbiamo parlato di quello che stiamo facendo, del nostro percorso. Sappiamo che può essere un giorno importante, ma non è un’ossessione vincere il campionato domani. Quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto dal 13 luglio. La salita sta finendo, vogliamo vedere il panorama“.
Sulla differenza tra il chiuderla subito e l’allungare i tempi: “Io mi limito a ringraziare i giocatori e i miei collaboratori, è stato un percorso lungo. Ringrazio la società forte che abbiamo, tutte persone che amano l’Inter e sono pronte ad aiutare per superare qualsiasi problematica tutti insieme, senza che nessuno decida per conto suo. Penso alla finale di Istanbul, a San Siro contro la Sampdoria nell’ultima giornata di due anni fa, oggi ci sono tanti tifosi anche qua e poi li andremo a salutare“.
Su Pioli: “Non so quale sarà il suo futuro, ma gli auguro ogni fortuna da martedì. Al Milan ha fatto un percorso straordinario vincendo lo scudetto e per me oltre che un ottimo allenatore è anche una splendida persona. Sono stato con lui alla Lazio, lui in prima squadra e io in Primavera e non mi ha negato mai alcun tipo di consiglio“.
Su Lautaro che non segna dal 28 febbraio: “Sta bene, è concentrato. Un attaccante vive di gol, ma non ha avuto molte occasioni tra squalifiche e soste per le nazionali. Non sono preoccupato“.
Su chi giocherà domani: “Domani sono tutti a disposizione tranne Cuadrado, che ha avuto un piccolo affaticamento, tornerà martedì. Gli altri giocatori dovranno essere bravi a ritagliarsi il loro spazio, ma per come si allenano tutti meriterebbero di giocare. Ho ancora qualche dubbio. Oggi ho l’ultimo allenamento alle 17 e spero di poter lavorare bene per decidere“.
Sulle parole del fratello, Pippo: “Questo trofeo mi darebbe gioia per il mio lavoro, ma anche da calciatore mi sono tolto delle belle soddisfazioni con la Lazio. L’intervista di mio fratello l’ho sentita, ma lui è di parte. Alcuni dicevano che fossi meglio io, ero discreto tecnicamente ma ho fatto 98 gol, lui più di 300 da professionista“.
Il voto alla stagione: “Dobbiamo prima chiudere la stagione e raggiungere l’obiettivo. Più in là daremo la giusta votazione“.