Chiuso con grande rammarico il capitolo Europa League, è tempo per il Milan di avviarsi verso il finale di stagione e soprattutto verso il derby della Madonnina, la sfida contro l’Inter in programma domani sera alle 20.45.
Sarà una gara complicata, forse la più complicata, per il Milan per un milione di motivi. Dalle cinque stracittadine perse tra campionato, Supercoppa e Champions League, alla possibilità per i nerazzurri di laurearsi domani stesso – tra le mura di San Siro – campioni d’Italia per la ventesima volta nella storia del club. Lo scudetto della seconda stella, insomma.
Cosa correggere, cosa evitare
Ma a cosa può lavorare il Milan sistemare per evitare quella che rappresenterebbe la sesta sconfitta consecutiva contro i nerazzurri? In primis, il piano emotivo farà senz’altro la differenza. L’Inter vuole coronare il sogno dei suoi tifosi e proverà a strappare i tre punti a tutti i costi, sulla sponda opposta arriva un Milan quasi senza un’anima dopo la sconfitta di Roma che ha di fatto chiuso ogni tipo di obiettivo in questa stagione.
Negli ultimi derby Stefano Pioli ha provato a cambiare determinati tasselli per contrastare lo scacchiere di Simone Inzaghi, senza però riuscire ad avere ragione: spesso il consueto modulo con tre trequartisti, poi un centrocampo a 5 per giocare a specchio ma senza mai attaccare, fino al centrocampo a 3 ma con l’assenza di equilibrio, che ha portato al 5-1 della gara d’andata.
La prima cosa da evitare sarà probabilmente l’abbandono dell’idea di aggressione alla punta da parte dei difensori, che quasi in tutte le occasioni ha permesso ai nerazzurri di sfruttare quel buco lasciato dai centrali del Milan e trovare gli inserimenti letali dei centrocampisti. Occhio anche alle ripartenze. Se c’è un punto di forza dell’Inter e delle manovre costruite nei derby, è ciò su cui speculano i nerazzurri: difesa e contropiede, situazione che troppo spesso ha trovato la squadra di Pioli impreparata negli ultimi due anni. Sarà importante contrastare le transizioni avversarie, forse con un centrocampista in più in mezzo al campo? Lo scopriremo domani.
Ma lasciando da parte ogni aspetto legato agli ultimi derby, alla tattica, alle scelte dei due allenatori, il vero fattore spartiacque per il Milan sarà l’aspetto psicologico. Se l’Inter ci arriva con una carica senza precedenti, la squadra di Pioli, viceversa, vive un momento di smarrimento.