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5 punti su 18 con le top 5: cosa manca al Milan per raccogliere punti pesanti?

Dopo vittorie che sfumano come quelle di ieri sera, è complicato capire esattamente cosa sia mancato. Non ci si può limitare in queste analisi alla singola chiamata arbitrale e o al fato. Una riflessione però deve esserci, perchè il trend con le top 5 di questa stagione fin qui è davvero negativo. In sei gare disputate con Inter, Juventus, Bologna e Atalanta (le ultime due andata e ritorno), il Milan ha raccolto solo 5 punti dei 18 disponibili.

Contro la capolista non c’è stata partita e per aspetti mentali e di classifica sarà certamente complesso anche il match di ritorno. Nelle altre cinque partite si può affermare in generale che il Diavolo abbia raccolto meno di quanto meritato, ma è altrettanto vero che se è stata portata a casa una sola vittoria, qualcosa che limiti i rossoneri questa stagione in questi incontri ci deve essere. Serve inoltre ricordare che l’unico bottino pieno è stato centrato al Dall’Ara nella prima di campionato in agosto.

Un aspetto significativo è che tutte le partite prese in considerazione hanno visto un Milan sempre diverso. Vuoi per infortuni (tantissimi), vuoi per scelte di turnover e vuoi più in generale perchè lo staff quest’anno ha contemplato differenti moduli, ma anche differenti modi di star in campo anche da quando si è tornati più stabilmente al 4231. Un’identità chiara e specifica è difficile trovarla, così come una continuità di prestazioni. Forse questi primi mesi di 2024 tutto sommato son stati fin qui i migliori, con alcuni alti e qualche basso che però si nota sempre maggiormente.

Dopo 26 gare, ovvero due terzi di campionato, la classifica tende ad esser onesta. Sono più le partite dove si ritiene di aver lasciato giù punti che non quelle dove si è sfangato più di quanto non si fosse meritato. Manca la forza di andar oltre la giornata storta, quella convinzione forte ma sentita che consente di aver il coraggio ma al contempo la concretezza per andarsi a prender punti pesanti, sia che sia una buona giornata, sia che lo sia meno.

Probabile che prima di un fattore atletico, prima di un fattore tecnico, prima di un fattore tattico, che certamente sono importanti, sia una questione di mentalità. Quella consapevolezza del 20/21 e 21/22 sembra poco presente.

La speranza è che i rientri di Kalulu e Tomori, assieme alla crescita della condizione atletica di Bennacer, diano una scossa. Ora inizia un ciclo tosto tra Europa League e scontri diretti per la prossima Champions. Ancora una volta serviranno a capire quale sia il vero Milan.

Milan: Yunus Musah, Theo Hernandez, Christian Pulisic, Simon Kjaer, Yacine Adli, Ruben Loftus-Cheek, Filippo Terracciano, Chaka Traorè, Luka Jovic, Olivier Giroud (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Yunus Musah, Theo Hernandez, Christian Pulisic, Simon Kjaer, Yacine Adli, Ruben Loftus-Cheek, Filippo Terracciano, Chaka Traorè, Luka Jovic, Olivier Giroud (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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