Gerry Cardinale si è raccontato ai microfoni del Corriere dello Sport, spiegando la sua visione per il Milan e smentendo le tante voci sulla cessione del club. Dal punto di vista finanziario, il fondatore e managing partner di RedBird è molto attento a quella che è la produzione di cassa che si è attestata sui 78 milioni senza vendere giocatori nella stagione 2022/23. L’obiettivo è stabilizzarsi tra 50 e 100 milioni annui di cassa positiva, da reinvestire poi nella rosa accrescendo il monte ingaggi in maniera ragionata per rendere l’organico più competitivo.

Come ribadito anche ieri nell’intervista al Corriere della Sera, il patron rossonero vuole vincere più di chiunque altro, ma lo vuole fare in maniera “smart”, senza fare il passo più lungo della gamba. E sul nuovo stadio? A San Donato sono stati fatti progressi e lo stadio si farà: sarà il più moderno impianto d’intrattenimento d’Europa, destinato a diventare un’attrazione per la città metropolitana di Milano. Di seguito alcune parole di Cardinale al quotidiano romano, prima della partenza dichiarata per il Medio Oriente.

“Abbiamo gettato le fondamenta per costruire la squadra del futuro, sta sbocciando un gruppo solido e motivato. Quando abbiamo venduto Tonali molti pensavano che ci saremmo messi i soldi in tasca, ma abbiamo reinvestito tutto e così faremo sempre. I tifosi lo hanno capito vedendo la campagna acquisti che stavamo facendo. Il Milan è tra i primi 4/5 brand calcistici europei più conosciuti al mondo. Merito dei successi della gestione Berlusconi, certo, ma è un asset ancora sottodimensionato. Per riportarlo ai vertici servono le vittorie ma il concetto chiave è ‘vincere smart’. Non serve vincere uno scudetto (o una coppa) e sparire dai vertici l’anno successivo, bisogna restarci in modo consistente, tutti gli anni, essere tra i club che lottano per lo scudetto e per la Champions. Nuovi investitori? In Medio Oriente ce ne sono tra i più importanti, è un’area fondamentale“.

Sulla Serie A e sulle voci riguardanti il vendor loan con Elliott: “Con De Siervo finalmente ci intendiamo, ha capito che negli USA posso dare una mano: con ESPN, Amazon, Fox e tutte le major faccio business con successo da anni. La mia esperienza e le mie relazioni coi media sono una risorsa che può risultare strategica per la Serie A. Speculazioni sul vendor loan con Elliott? Ho lavorato 20 anni a Goldman Sachs, davvero qualcuno mi ritiene così sprovveduto da assumermi un debito da rimborsare in soli 18 mesi? Elliott ha fatto un grande lavoro nella ristrutturazione del club, sono io ad avergli chiesto di restare a bordo“.