Intervistato dal Corriere della Sera, l’attore Diego Abatantuono, tifoso rossonero, ha parlato anche della situazione attuale: “I raduni a casa per le partite erano una costante. Ogni sera cambiava il cast con il pallone protagonista. All’inizio ero dispiaciuto perchè gli amici sono fondamentali. Poi, alla mancanza delle partite ho dedicato scarso interesse. Forse perchè chi governa e gioca a calcio mi infastidisce. E come se l’universo-pallone avesse la pretesa di porsi come eccezione comunque. Una esagerazione costante: il denaro sempre al centro, il vizio di trovare scorciatoie, le liti su temi marginali in questo momento. Del resto è così da tempo: se commetti un reato fuori dagli stadi vai in galera, non te la cavi con un daspo”.
Sulla “mancanza” di Milan, Abatantuono è glaciale: “Ecco, noi milanisti siamo quelli che soffriamo meno. Anche se il problema resta. Servirebbe un presidente che si sostituisca a un Fondo. Un imprenditore illuminato, legato alla città, al senso del fare. Non mi illudo che accada”.