Gianluca Zambrotta, doppio ex di Milan e Juventus, ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport presentando la partita di domenica sera e come arrivano le due squadre. Le sue parole:
“Il Milan mi sembra stia meglio, non avrà Maignan e Theo ma è più sereno. La vicenda scommesse può avere influito sulla Juventus. Uomini chiave? Per il Milan dico la coppia Thiaw-Tomori, da qualche settimana sono solidi. Per la Juve dico Rabiot, che con Allegri è sempre importante. Inter, Milan e Juventus sono le squadre che stanno facendo meglio, assieme alla Fiorentina che gioca molto bene.
Senza coppe, c’è un vantaggio e uno svantaggio. Il vantaggio è che hai più tempo per lavorare e per recuperare dagli infortuni, magari dando qualche giorno libero prezioso. Lo svantaggio è che giocare in coppa tiene alte concentrazione e mentalità. Milan e Juventus le vedo alla pari per la corsa scudetto, la Juve perché ha più tempo per preparare le partite, il Milan perché è partito forte e gioca bene. L’Inter ha avuto un paio di battute di arresto, mi convince meno.
Chi in porta per il Milan? Sceglierei Mirante, rispetto a Nava ha l’esperienza e l’abitudine a stare con la squadra da anni. In un Milan-Juventus a San Siro può pesare. Rischiare un giovane si può fare se hai Buffon, non con molti altri… Sulle fasce della Juventus invece metterei Weah e Costi, Mckennie può giocare largo ma in quel ruolo è adattato, Cambiaso è bravo ma ha meno esperienza. Nel Milan penso giochino Calabria e Florenzi e mi pare giusto. Bartesaghi mi piace perché, anche se ha solo 17 anni, in campo non ha paura e ha personalità. Pulisic e Leao sono semplicemente i migliori giocatori della squadra, la coppia di esterni più forte del campionato.
I problemi con Allegri al secondo anno di Milan? Per me sbagliò la gestione di quel momento, poi però ha fatto un grande percorso con la Juve: gli anni ti portano esperienza. Non posso aggiungere altro perché non l’ho più avuto come allenatore, ma dopo il Milan ha fatto molto bene. Pioli è una grande persona, ha lavorato molto bene e sono contento per lui. Scommesse? Io non ho mai avuto questo vizio e questa abitudine non era così diffusa. Ai miei tempi c’erano meno tentazioni, i ragazzi oggi sono molto più fragili. Non è facile“.
