Nessuno come il Milan in Italia. Il mercato estivo del club rossonero è stato il più oneroso in termini di investimenti, 113 milioni, a cui va aggiunta la cifra dei bonus che potrebbero maturare, 21 milioni circa. Negli ultimi due anni, nessuno ha investito più dei 110 milioni totali (60 quest’estate nel saldo uscite-entrate e 50 nella scorsa) Il Corriere dello Sport sta curando dei focus sull’operato delle big italiane nella finestra di calciomercato appena conclusa ed oggi è il turno del club di via Aldo Rossi.
Tutti gli acquisti sono arrivati a titolo definitivo a differenza del passato, con un limite massimo di spesa di 20 milioni di euro. Non da dimenticare che il Milan abbia spesso puntato su giocatori ad un anno dalla scadenza del contratto con il club precedente, così da avere una posizione negoziale migliore. Il monte stipendi registra 21,8 milioni in entrata, ma un -27,2 in uscita vista la liberazione dagli ingaggi pesanti di Origi (4 milioni), Dest (3,8 milioni) e Rebic (3,5 milioni). Il risparmio negli ammortamenti è di circa 9 milioni (24,4 invece i nuovi cartellini).
L’impatto negativo a bilancio tra stipendi e ammortamenti si attesterà su soli 5 milioni, ma quello 23/24 beneficerà di 60 milioni di plusvalenza da Tonali e meno di 2,2 milioni di minusvalenze da Rebic. Secondo il quotidiano, la campagna estiva rossonera non fa che confermare l’approccio Moneyball di RedBird, ovvero massimizzare la performance attesa per ogni euro investito, utilizzando metodi statistici e lo studio di dati disponibili.
