Ieri e oggi sono state le giornate di Ruben Loftus-Cheek. Una trattativa lunga, probabilmente iniziata con la dirigenza uscente e concretizzata col nuovo corso. È un Blues in tutto e per tutto. Una vita intera al Chelsea, da quando aveva 8 anni, all’esordio in Premier League a 18 anni, fino ad arrivare a vincere campionato, coppa di Lega ed Europa League. Nella sua carriera anche due prestiti, sempre a Londra, al Crystal Palace e al Fulham. Nella stagione con le Eagles ha conquistato anche la chiamata delle Nazionale maggiore inglese, nella quale però non trova più posto dal 2018.
Ha saputo ritagliarsi uno spazio discreto anche in quest’annata disconnessa del Chelsea, nonostante l’importante concorrenza. Anche se la sua stagione migliore per costanza d’impiego e per score realizzativo – 10 gol in tutte le competizioni – è la 2018/19 con Sarri in panchina.
Nelle ultime ore pare esserci stata anche un’accelerata per Yunus Musah, americano con passaporto italiano, attualmente al Valencia. L’idea dei rossoneri è che possa essere il profilo giusto per rimpiazzare Bennacer finché non recupererà dall’infortunio. La cifra per portarlo a Milanello è orientativamente simile a quella che ha portato a Milano Loftus-Cheek, ovvero 20 milioni circa comprensivi di bonus.
Dando un occhio alle premesse, sembra un parziale dejavu della scorsa estate, dove partì Kessie e la società optò per allungare la rosa con Pobega e Vranckx per provare a sopperire all’uscita dell’ivoriano. Ora stiamo assistendo alla cessione di Tonali, remunerativa e non a 0 come quella di Frank, con l’idea di inserire almeno due profili come Loftus-Cheek e Musah, e forse un altro elemento ancora come potrebbe esser Reijnders dell’AZ Alkmaar.
Il ricambio dunque non sarebbe con giocatori in entrata a costo zero o quasi come nell’estate 2022, bensì con l’investimento dell’intera cifra incassata dal Newcastle per Sandro. Tuttavia resta lo spauracchio che far uscire un titolatissimo per allungare il roster, rappresenti una mossa con più ombre che luci. Naturalmente la speranza sarebbe di invertire questo trend.
