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Milan, dopo il lockdown hai vinto i 100 metri piani. Ora occorre puntare alla maratona

Come tutte le storie d’amore estive, quelle che da adolescenti ci infiammavano il cuore mentre il caldo torrido infiammava le nostre giornate, anche questa bellissima “favola” del Milan post-lockdown è finita. Dodici partite di campionato, zero sconfitte e trenta punti raccolti, più di ogni altra compagine di Serie A. Estendendo il dato a tutto il girone di ritorno, sono 41 i punti ottenuti da Ibra e compagni, “peggio” solo dell’Atalanta che ne ha raccolti 43: segnale, quest’ultimo, che i frutti del lavoro di Pioli stavano iniziando a maturare già prima dell’inaspettato stop causato dal Coronavirus, e che probabilmente sono stati la componente principale per la permanenza del tecnico originario di Parma sulla panchina rossonera. Peccato, che il grande sforzo non abbia permesso di andare oltre il piazzamento al sesto posto.

I 100 metri e la maratona

In quella che sarà l’estate più breve per i colori rossoneri – visto che tra 45 giorni esatti si tornerà nuovamente in campo per il Secondo Turno Preliminare di Europa League – il mantra che deve accompagnare squadra, staff e dirigenza è quello di “puntare alla maratona e non più alle gare dei cento metri“. Già nel recente passato, infatti, il Milan aveva disputato ottime stagioni a metà, partendo col botto per poi crollare alla distanza, oppure – come quest’anno – dovendo correre più degli altri da gennaio in poi per rimediare agli strafalcioni del girone d’andata. Ora serve puntare a fare bene nell’arco dell’intera stagione.

Tre tipi di continuità

Per fare tutto ciò, urge una cosa semplice (a dirsi, ma forse complicata a farsi): continuità. A tutti i livelli. Partendo dalla squadra (continuità di prestazioni), passando al tecnico (continuità tecnico-tattica), per arrivare poi in cima, alla dirigenza (continuità di progetto). Quest’ultima pare essere sulla buona strada con la conferma ormai ad un passo di Paolo Maldini, quella tecnico-tattica è già avvenuta attraverso il rinnovo di mister Pioli, per quella della squadra i segnali di questo calcio estivo “anomalo” sono stati certamente beneauguranti. Il Milan al momento ha otto titolari inamovibili: in ordine di ruolo, Donnarumma, Romagnoli, Hernandez, Kessie, Bennacer, Calhanoglu, Rebic e l’eterno Ibra. Dovranno diventare 10-11 già questa estate, se possibile. Non a caso, i principali profili sui taccuini degli uomini di mercato di via Aldo Rossi riguardano un terzino destro (Aurier? Dumfries? Emerson Royal?), un centrale difensivo (Milenkovic?) e un esterno destro nel tridente dietro la punta. Non sbagliamo la mira!

Twitter: @Juan__DAv

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