Due punti buttati via. Questa la sintesi perfetta di un Milan-Roma giocato sotto la pioggia di San Siro. Una partita ed un clima (quello delle grandi occasioni), che promettevano bene ma che ad un tratto – come un fulmine che squarcia il cielo – si sono abbattuti sul Milan.
Due gol subiti in pochi minuti. Quelli finali. Dopo aver rischiato quasi nulla nei primi 86. L’ennesima porta violata ed un altro passo falso in una stagione che aveva il compito di ridurli al minimo visti i precedenti di un anno fa.
DUE INDIZI FANNO UNA PROVA
Per parafrasare un famoso film…È stata la mano di Pioli? I cambi, per la seconda volta consecutiva, non hanno dato i frutti sperati. Anzi, hanno riaperto delle partite che sembravano – o che addirittura lo erano per davvero – chiuse. Prima in trasferta. Poi in casa. Prima all’Arechi. Poi a San Siro. Due indizi fanno una prova. Non appena il Milan passa a tre dietro subisce.
Sempre o quasi. E sempre o quasi alla prima occasione buona. A Salerno era stato Bonazzoli a far suonare il primo campanello d’allarme del nuovo anno. Campanello non ascoltato perché qualche giorno dopo, la Roma ne fa risuonare due che rimbombano per tutto San Siro ed hanno l’eco di un tonfo che nessuno si aspettava.
Sì, perché l’ultimo che poteva aspettarselo è proprio Stefano Pioli. I cambi del mister – tranne Pobega andato in gol – sono stati decisivi ma per la Roma. Un assetto che più difensivo non si poteva (Gabbia per Saelemaekers giusto in tempo per il gol di Ibanez) che accompagna la Roma sui suoi binari preferiti. La fisicità ed i centimetri auspicati dal tecnico rossonero hanno avuto l’effetto boomerang con i giallorossi che si sono alzati – non solo per svettare sulle palle inattive – e che hanno schiacciato il Milan.
Eccolo qui il punto debole. Che per la Roma è un punto di forza. Ancora una volta a San Siro Mourinho la “sfanga” con gol di testa. Contro l’Inter era stato Smalling a portare i tre punti, contro il Milan è prima Ibanez e poi Abraham con la complicità di un altro gigante come Matic a regalare un preziosissimo pareggio oramai insperato.
PIOLI, DEVI TORNARE ON FIRE
Ha fatto tutto, o quasi, il Milan. Di certo non vogliamo togliere alcun merito alla Roma perché fare gol su calcio da fermo è un vero e proprio talento. Ed i rossoneri lo sanno bene. Ma gestire una partita che all’80’ e oltre è ferma sul 2-0 in tuo favore deve essere alla base di chi è campione d’Italia in carica e vuole riconfermarsi. I minuti finali di Milan-Roma hanno sintetizzato alla grande la storia di Davide contro Golia.
Perché la Roma con i due gol segnati si porta ancora più su nella classifica dei gol su palla inattiva. 10 reti sulle 21 complessive in Serie A. Nessuno come loro. E il rovescio della medaglia è il più classico. In Serie A il Milan è la squadra che ha subito più gol di testa (6 su 17).
Voltare subito pagina. Già da domani. Urge prova di forza in Coppa Italia. Resettare e ripartire dal Torino – che in campionato ci ha battuti – per scrollarsi di dosso un peso che potrebbe farti secco. Perché una squadra vincente si vede anche da queste partite. E da questi momenti. Stefano, devi tornare On Fire.
