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Il Milan fallisce le prove generali in vista di Salerno. Pioli, chi in campo il 4?

Stefano Pioli non può essere contento. L’ultima partita del 2022 gli ha presentato un Milan spento, sconfitto ad Eindhoven con un 3-0 senza appello. In quattro partite (contro Lumezzane, Arsenal, Liverpool e, appunto, PSV), ha subito undici gol, segnandone cinque, di cui il 60% al club bresciano, che milita in Serie D. Siamo certi che, nella mente del tecnico campione d’Italia, quella scesa in campo sotto la pioggia del Phillips Stadion era per larghissimi tratti la formazione da riproporre tra quattro giorni all’Arechi di Salerno. In considerazione del fatto che Theo Hernandez e Giroud sono rientrati solo a Milanello dopo un Mondiale vissuto da protagonisti fino alla finale, l’undici “olandese” era a tutti gli effetti la prova generale in vista della ripresa in Serie A, con forse l’unico cambio sulla sinistra offensiva, tra Leao e Adli.

Ed invece, gli osservati speciali hanno fallito tutti, a partire da Antonio Mirante. Pioli ieri ha fatto giocare l’ex Roma, terzo portiere in scalata: se era un assist per sfidarlo a prendersi il posto di Tatarusanu (e lo era), è andata piuttosto male, perchè l’estremo difensore di Castellammare di Stabia ha preso un gol evitabile e fatto un erroraccio in uscita salvato sulla linea da De Ketelaere. Già, quel De Ketelaere che ha fallito l’ennesimo appuntamento per scrollarsi di dosso il momento no e prendersi finalmente il Milan: difficile che Pioli lo schieri contro i granata, più probabile che si affidi al suo “fedelissimo” Brahim Diaz. E poi c’è Dest, provato a sinistra preferendolo a Ballo-Toure (che si è pure infortunato), ma sempre in difficoltà contro il diavolo Madueke; ancora Adli, che pure aveva mostrato cose buone nelle precedenti amichevoli, ma è stato risucchiato dalla mediocrità della prestazione rossonera; infine, Rebic, che dovrebbe essere una soluzione da prima punta in ragione degli infortuni di Origi e Ibrahimovic, ed invece si è dimostrato impalpabile.

A questo punto, Pioli rischia seriamente di dover chiedere sin da subito uno sforzo supplementare a Theo Hernandez e Olivier Giroud, mandandoli in campo non al meglio della condizione. Non certo lo scenario ideale, in considerazione del fatto che dopo quattro giorni c’è la Roma e poi un tour de force di tante partite ravvicinate. Altri quattro giorni per riflettere, con la necessità di fare le scelte giuste per lanciare la rincorsa al Napoli.

Milan: Olivier Giroud (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Olivier Giroud (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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