Se fino a qualche giorno fa l’attenzione era ovviamente del tutto rivolta allo scontro diretto con Juventus, ora si configura uno scenario diverso e per certi versi inaspettato. Lo 0-3 apre una possibilità nemmeno considerata, perchè ribalta potenzialmente la classifica in caso di arrivo a pari punti coi bianconeri, in virtù dell’1-3 di San Siro maturato a gennaio, e rende possibile al Diavolo la chiusura della pratica qualificazione Champions League con una giornata d’anticipo.
Indipendentemente dai risultati della Juve con Sassuolo e Inter delle prossime due giornate, il Milan ha la chance di arrivare a Bergamo all’ultima di campionato con la qualificazione in tasca, se dovesse far bottino pieno con Torino e Cagliari. Due sfide non semplici per diversi motivi, ma che diranno molto anche sulla tenuta mentale e fisica della squadra. Tra mercoledì e domenica ci si gioca davvero tutto.
Mercoledì saranno quasi tutte in contemporanea e ci sarà quel pizzico di pathos in più, quel sapore antico da radiolina sugli spalti collegata sugli altri campi. I granata hanno migliorato il loro trend, hanno perso solo una volta nelle ultime sette giornate, col Napoli, pareggiando in tre circostanze, con la Juventus tra le altre e vincendo con Udinese, Roma e Parma.
Il Cagliari sta ancora meglio, perché ha vinto quattro delle ultime cinque, segnando peraltro dodici gol. I rossoblu stanno riuscendo ad esprimere il loro potenziale da quando siede Semplici in panchina e sembrano anche aver trovato una verve atletica che nel mese di maggio può diventare un fattore determinante.
Aver tutto nelle nostre mani dopo mesi molto discontinui è un lusso che non ci si aspettava di avere. Ora per contro, c’è pressione perché sono match point che vanno assolutamente sfruttati.
