Sono passati appena 7 mesi da quel 4 giugno, quello dove uno Zlatan Ibrahimovic super emotivo, dava l’addio al calcio ma non al Milan. Come racconta la Gazzetta dello Sport, la sfida che si trova di fronte è forse ancor più ambiziosa di quella di diventare calciatore che aveva – ormai – una vita fa. I compiti dello svedese saranno molteplici: per essere pignoli, Cardinale l’ha nominato partner operativo per il suo portafoglio di investimenti nei settori sport, media e intrattenimento e Senior Advisor della proprietà e del Senior Management del Milan.
“Il mio amore per i rossoneri non avrà mai fine – afferma Ibra – e l’opportunità di far parte del loro futuro in modo siignificativo è qualcosa che avrei solo potuto sognare. Sono grato a Gerry per avermi messo a disposizione questa opportunità. Non è una decisione che prendo alla leggera. Ho pensato a lungo e intensamente ai primi passi della mia carriera fuori dal calcio giocato, e non potrei essere più entusiasta di iniziare questo viaggio come membro di RedBird e Milan“.
Tra lo svedese e l’investitore americano era scattata sin dal primo incontro la scintilla. “Ho avuto l’opportunità di trascorrere molto tempo con Zlatan – dice il numero 1 di RedBird – riflettendo sulle sue opzioni di carriera dopo il ritiro. Averlo con noi, in un ruolo attivo nel futuro del club, è indicativo del nostro continuo impegno verso l’eccellenza sia dentro che fuori dal campo“.
Per altro questo suo “terzo atto” corrisponde in maniera molto simile al secondo: anche lì era tornato dopo una sconfitta a Bergamo contro l’Atalanta, la famosa disfatta per 5-0. Poi da li in poi, il resto è storia.
Nel club Zlatan dovrà fare da ponte tra proprietà e squadra. Dovrà interloquire con staff, giocatori, ma anche la più alta dirigenza. Tra questi anche Furlani, che esprime subito la sua felicità nell’avere indietro il campione svedese: “Siamo fortunati ad avere accesso alla creatività di Ibra e alla sua ampia rete di relazioni in tutto il calcio europeo per continuare a elevare il club su un palcoscenico globale“. Nei prossimi mesi si inizierà ad intravedere quell’Ibra imprenditore di cui tutti sono tanto curiosi, e vedremo se anche sta volta riuscirà a dare l’impatto giusto a questo Milan in crisi.