L’ex attaccante Christian Vieri, che nella sua carriera ha vestito anche la maglia del Milan, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
Queste le sue parole: “La lotta scudetto? Non ci sono percentuali. L’Atalanta, in Italia, può vincere contro chiunque, in casa e soprattutto fuori. Il Cagliari si sta giocando la salvezza e lo avete visto a Salerno? Erano indemoniati. Il Milan ha indirizzato il verdetto, la classifica dice che è favorito, ma nelle prossime due giornate può succedere ancora di tutto”.
Sulla prova fornita a Verona dal Milan: “I rossoneri sono stati forti. Il Verona gioca veloce, all’attacco, era in vantaggio e loro hanno ribaltato tutto giocando tranquilli, mai in affanno. Grande prova di maturità, non solo di gioco. Se mi aspettassi un Milan così? Sì, perché sono lì da quasi due anni e, se dopo 36 partite sei primo, vuol dire che lo meriti. A inizio campionato vincono i nomi, alla fine vince il gruppo più forte. Vincono quelli che non mollano, che hanno più fame”.
Su Rafael Leao: “Domenica ha vinto lui la partita, è stato devastante. Vorremmo che Leao giocasse sempre come domenica. Fisicamente, è incredibile, può fare tutto”.
Su Tonali: “San Siro non è Brescia. Al primo anno ci vuole pazienza e in Italia ce n’è poca. Lui è il futuro del calcio italiano. A San Siro la pressione c’è in tutte le partite. Se vuoi giocare nel Milan, come nell’Inter, ti tocca. Se non la vuoi, giochi in un’altra squadra”.
Sulla partita di domenica tra Milan e Atalanta: “Gli orobici si giocano l’Europa e faranno la loro partita. Se giochi per non perdere, è la volta che perdi. Mentalmente, non va bene, il Milan giocherà per vincere”.
Su Stefano Pioli: “È migliorato tanto, si è aggiornato per proporre sempre un bel calcio. La sostanza c’era, il Milan gli ha dato la possibilità di tirarla fuori”.
Sull’Inter: “I nerazzurri sono uno squadrone, l’ho sempre detto. Rimorsi se dovesse perdere lo scudetto? Questo è il calcio, altrimenti vincerebbe sempre la favorita e per me l’Inter lo era. Le partite vanno giocate, non è scontato vincere a Bologna. L’errore non è stato commesso solo da Radu. Se fai un errore a tre mesi dalla fine, lo recuperi. Alla fine, invece, è più dura, arrivi stanco, con la pressione addosso”.
Su quanto possa influire la finale di Coppa Italia sul campionato: “Se sei una grande squadra, non giochi una volta a settimana. Hai una rosa forte? Basta per giocare due partite in cinque giorni. Meglio lottare per lo scudetto e giocare una finale che guardare gli altri farlo”.
Sui top della Serie A: “Il miglior portiere, a mio avviso, è Maignan, che è un fenomeno. Per quanto riguarda la difesa, voto Bremer, mentre penso che il miglior centrocampista sia Brozovic, che è cresciuto molto e non ha mai sbagliato partita. Il miglior attaccante? Vlahovic, prima di andare alla Juventus. La Juventus non è la Fiorentina? Scuse. È uno dei centravanti più forti d’Europa e non soffre le pressioni. Ma se giochi in una squadra che gioca male, giochi male anche tu”.
