Rimane ancora un mistero se e come si riprenderà a giocare. Il tempo stringe e le ipotesi di ritorno in campo stanno man mano slittando verso l’estate. A Giugno non manca molto ed i club iniziano a pensare a come muoversi nella finestra di mercato. Nel caso del Milan, onde evitare altri flop, gli investimenti devono essere ben mirati. L’anno scorso tra Gennaio e Giugno sono stati spesi quasi 200 milioni di euro, svaniti tra partenze, come Piatek, e delusioni, come Paquetà. D’altro canto, i colpi migliori si sono rivelati i più economici, vedi Theo Hernandez, Rebic ed Ibrahimovic. A questo va aggiunto che date le mancate entrate causa Coronavirus, il budget per forza di cose non sarà altissimo e perciò i rossoneri dovranno puntare su affari low cost oppure prestiti con diritto di riscatto. Anche in virtù del tetto salariale imposto da Elliot che non dovrà superare i 3 milioni di euro per i nuovi arrivati.

DOVE AGIRE – Per capire dove andare ad operare è necessario analizzare cosa non ha funzionato durante la stagione in corso. Osservando la prima parte e la seconda balza all’occhio il fattore Ibrahimovic. Il calcio tante volte, più che gambe, diventa una questione di mentalità, quando sei sotto dopo un vantaggio iniziale, quando prendi gol nel derby, per questo serve gente che sappia suonare la sveglia quando necessario. Qualora Zlatan decidesse di lasciare Milano servirebbe un profilo come lui che sappia guidare un ambiente così giovane. Allo stesso tempo un calciatore che possa sostituirlo dal punto di vista tattico. Per quest’ultima esigenza si parla molto di Arek Milik per caratteristiche fisiche simili ma non mancano le alternative. C’è poi da individuare un partner che possa garantire continuità assieme ad Alessio Romagnoli, che in questa stagione ha faticato a trovare una spalla efficiente. Da Musacchio a Duarte passando per Kjaer, il capitano ha sempre dovuto adattarsi ad un nuovo compagno, cosa che invece non succede nelle altre squadre. Per citarne qualcuno, De Vrij può sempre contare su Skriniar ed uno tra Godin e Bastoni nella linea a tre mentre Bonucci su De Ligt o Chiellini. Al capitano rossonero non mancano visione di gioco e senso della posizione, l’unico particolare in cui pecca è la cattiveria nell’anticipare l’avversario o fare a sportellate. Caratteristiche su cui puntare per il compagno ideale.

CENTROCAMPO E TREQUARTI – Qualora si proseguisse con il 4-2-3-1, anche con l’eventuale arrivo di Spalletti, con questa rosa i rossoneri non avrebbero cambi. I probabili addii di Bonaventura e Saelemaekers lascerebbero Castillejo e Rebic come unici interpreti nel ruolo d’esterno. Non è semplice sostituire l’esplosività di Ante e la qualità nelle due fasi di Samu e per questo l’investimento nelle fasce deve essere ben studiato. Serve un profilo che sappia offendere ma allo stesso tempo sacrificarsi, andando a coprire quando necessario. Aspettando la miglior forma fisica di Krunic, è necessario un cambio anche per uno tra Kessie e Bennacer che non possono giocare 38 partite di fila. In quella zona del campo serve un calciatore dotato di forza fisica e velocità nello scaricare palla per evitare di trovarsi in situazioni di inferiorità numerica. Infine, ipotizzando che sia Calhanoglu il trequartista, per evitare di dover cambiare modulo nel caso di sua assenza, bisogna individuare un rimpiazzo adeguato. A meno che la dirigenza non voglia trattenere Paquetà, anche qui sarà necessario un intervento sul mercato. Le qualità dovranno essere analoghe a quelle del turco: tecnica, buon tiro e capacità di servire i compagni.