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Verona-Milan, le testimonianze dei tifosi aggrediti al Bentegodi: “Insulti, minacce, pugni e calci”

Non è stata una trasferta facile quella di Verona per i tifosi del Milan. Domenica sera al Bentegodi c’erano circa 16 mila supporters che hanno colorato di rossonero gli spalti ma che se la sono vista brutta prima e dopo la partita. I tifosi di casa infatti hanno aggredito gli avversari con una vera e propria caccia all’uomo.

Panorama ha raccolto le testimonianze di due tifosi del Milan che sono stati aggrediti nei pressi del Bentegodi.

“Sono andato allo stadio con due amici – racconta Alessandro G., abbiamo parcheggiato a un chilometro dallo stadio per andare a piedi. Nascondevo la maglietta rossonera sotto una felpa con la zip proprio per evitare problemi. Arrivati nelle vicinanze dello stadio ci siamo fermati a mangiare un panino ad un chiosco. Faceva caldo e mi sono slacciato la zip. Non ho fatto in tempo a farlo e una persona ha cominciato ad insultarmi a distanza. Dopo un attimo me lo sono ritrovato ad un metro che midiceva di togliermi la maglia. Si sono avvicinati altri due e uno mi ha colpito con un forte pugno in faccia; mi ha preso il labbro aprendomelo internamente. A parte i miei amici che mi hanno soccorso non si è avvicinato nessuno. La polizia non l’ho vista. Dentro lo stadio non abbiamo avuto problemi, il nostro settore era vicino alla curva del Milan ma poi, alla fine, il clima è nuovamente cambiato. È entrato un gruppo di una quindicina di persone e ha cominciato a minacciare e insultare. Non si sono fermati nemmeno davanti ai bambini, anzi, uno di loro ha gettato contro un bambino un bicchiere di plastica pieno di birra mentre cercavamo di uscire per andarcene. Ha insultato il padre, lo ha preso a male parole e ha gettato la birra sul figlio. C’erano un paio di steward ma non sono intervenuti. Quando siamo usciti dal Bentegodi io mi ero tolto tutto, avevo la mia felpa con sotto niente proprio per evitare problemi. Ce ne siamo andati a testa bassa facendo finta di essere tifosi delusi del Verona, ma intorno a noi c’erano persone con in mano le cinghie che aspettavano il nostro passaggio e di scoprire qualcuno che avesse i colori rossoneri per picchiarlo. Davanti alla polizia, che era presente, loro camminavano con in mano le cinture e cercavano quelli con segni del Milan. Poi finalmente siamo arrivati alla macchina e siamo tornati a casa…”.

“Sono un tifoso che segue il calcio – racconta invece S.B.da quando ha tre anni e ho frequentato anche stadi di Serie C pericolosissimi Però quello che ho visto a Verona mi ha riportato negli anni ’90 in C, un’epoca che non avrei mai immaginato di rivedere. Arrivato a Verona sono andato a fare un giro in centro. Vicino lo stadio, chiunque non avesse addosso colori del Verona era oggetto di insulti. C’era una coppia di signori, uno con una felpa rossa, che è stata aggredita. Lui si è dovuto difendere e giustificare perché era semplicemente una persona che si trovava lì per caso e stava andando a lavorare. La sua colpa era quella felpa rossa. Ero sotto la tribuna, eravamo in tanti tifosi del Milan e ci siamo raggruppati avvicinandoci il più possibile al settore ospite, anche per rispetto dei tifosi del Verona, per evitare situazioni di tensione e separarci da loro. Quando ha segnato il Verona un gruppo di facinorosi è venuto da noi ad insultarci e minacciarci e lo stesso è accaduto alla fine della partita. Ci hanno aspettato all’uscita dei cancelli e tutti quelli che non avevano sciarpe o altro del Verona venivano insultati. E non si sono fermati agli insulti: un ragazzo che usciva dallo stadio da solo è stato preso a calci. Di fianco a me c’era una famiglia con tre bambini, la piccola ha pianto per tutta la partita davanti alle scene di energumeni che minacciavano e sbraitavano. Erano persone di mezza età, gruppetti ben identificabili e molto aggressivi e intimidatori. Steward? Non ne ho visti. All’inizio ce n’erano un paio all’ingresso, alla fine uno si è avvicinato a noi per dirci di andarcene che potevano succedere brutte cose. Avevano detto che ci sarebbero stati più agenti e telecamere. Dovevamo essere tutelati e invece c’erano solo un paio di steward”.

stadio bentegodi verona

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