Se c’era una cosa assolutamente da evitare, per non mettere ulteriori pensieri nella testa di una squadra che attraversa ormai da quasi un anno una situazione di continua discontinuità, quella era la minaccia extra campo. E la giornata di ieri per il Milan non è stata affatto tranquilla sotto questo aspetto.

Il blitz della Guardia di Finanza in sede ha rimesso in discussione quello che è stato il passaggio di proprietà da Elliott a RedBird di quasi due anni fa. I fatti contestati sono sempre gli stessi, con la mancanza di trasparenza che la fa da padrone in una situazione che definire difficile è dire poco. Gli indagati principali sono Ivan Gazidis e Giorgio Furlani, l’ex e l’attuale amministratore delegato. Un altro step dell’indagine riguarda il valore della società in sé, con la contestazione del prezzo (1,2 miliardi), che trova un’incongruenza con la reale valutazione fatta poco tempo prima.

Il Milan si è già dichiarato estraneo ai fatti cercando di distogliere il più possibile l’attenzione da argomenti che possono seriamente minacciare la serenità della squadra che è arrivata al momento più importante della stagione con un secondo posto da difendere e un’Europa League da giocare e provare a vincere. 

Sì, perché l’obiettivo del Milan è quello di vincere e cercare di arrivare più in fondo possibile ad ogni competizione che gioca. Ed anche per quelle poche rimaste si punta a questo. Il lavoro di Pioli e del suo staff sarà da oggi quello di isolare il gruppo squadra da qualsiasi discorso extra campo e puntare tutti i riflettori del caso sugli impegni che ci saranno fino a fine stagione.

Poi si tireranno le somme. Si faranno le valutazioni. Ci saranno i promossi e i bocciati dell’anno. E si ripartirà. Con o senza gli stessi uomini. Con o senza gli obiettivi portati a casa. Ma con in testa sempre e solo il campo e i risultati che derivano da esso. Oggi a Milanello splendeva il sole e così dovrà essere fino alla fine.