Termina 1-3 il match tra Slavia Praga e Milan, valido per l’accesso ai quarti di Europa League. Ad arbitrare il match è stato il signor Glenn Nyberg, svedese. Gli assistenti erano Mahbod Beigi e Andreas Söderqvist, anch’essi svedesi come il quarto uomo Adam Ladebäck. Al Var invece erano presenti Dennis Higler e Pol van Boekel di nazionalità olandese. Come di consueto di vada ora ad analizzare quanto successo nel match nella nostra consueta Var Room.
Il primo tempo inizia con i padroni di casa arrembanti che provano subito a segnare una rete per riaccendere le speranze qualificazione. Al minuto 5 Maignan si accascia a terra dopo aver subito uno scontro con l’attaccante avversario. In questo caso l’arbitro ha deciso di non estrarre l’ammonizione giustamente, in quanto trattatosi di un normale scontro di gioco. Giusta la decisione in questo frangente.
Al minuto 20 accade l’episodio chiave: Calabria perde palla in ripartenza e appena la sta per riprendere riceve un pestone sulla caviglia da Holes. L’arbitro fischia il fallo senza assumere alcun provvedimento disciplinare. Il Var però lo richiama alla revisione e dai vari replay si vede come il calciatore dello Slavia entri con il piede a martello sulla caviglia dell’italiano, se pur in dinamica potesse sembrare un normale pestone. La decisione di estrarre il rosso per grave fallo di gioco da regolamento è corretta, ma grave l’errore dell’arbitro nel non dare nessuno cartellino per il tipo di intervento, nonostante fosse anche ben posizionato per vederlo bene. Probabilmente, avesse estratto il giallo, il Var non lo avrebbe richiamato all’on field review.
Al minuto 25 Theo fa un intervento difensivo in area di rigore. L’arbitro fa chiari cenni che non vi è stato nulla e il gioco procede. L’intervento del francese è infatti pulito e perfettamente prende il pallone. Il silent check del Var conferma quanto visto da Nyberg in campo. Al minuto 34 il Milan va in vantaggio: azione insistita dei rossoneri con Theo Hernandez che serve Leao: il portoghese assiste lo statunitense Pulisic che supera il portiere avversario. 0-1. Il gol è regolare. Dopo soli 2 minuti il Milan trova il raddoppio con Loftus Cheek che si inserisce a centro area sfruttando l’assist di Pulisic. 0-2 e rete regolare.
Al minuto 46 c’è il terzo gol: da distanza Leao fa partire un destro bellissimo che si infila all’incrocio. Il gol è regolarissimo.
Termina il primo tempo dopo 6 minuti di recupero, dovuto alle diverse interruzioni di Maignan.
Il secondo tempo si apre con uno Slavia che sembra arrendersi alla strapotenza rossonera, soprattutto considerando anche l’uomo in meno. Al minuto 50 Musah fa tunnel a Tomic il quale poi interviene in ritardo sulla gamba; qui ci poteva stare il cartellino giallo per imprudenza. Al minuto 67 il direttore di gara ferma il gioco poichè alcuni tifosi di casa hanno iniziato a lanciare oggetti. DI seguito ha parlato con il quarto uomo che a sua volta ha avvisato lo speaker dello stadio.
Al minuto 85 lo Slavia segna il gol della bandiera: Juresek, dopo una bella azione dei compagni, calcia bene in porta e segna. 1-3 e gol regolare.
Dopo soli 3 minuti di recupero il match termina sul risultato finale di 1-3.
In conclusione la prestazione dell’arbitro non è stata del tutto convincente. Ciò che a nostro parere è mancato in certe occasioni è il metro di giudizio spesso difforme e poco coerente. Grave l’errore nell’espulsione in cui non estrae alcun cartellino. Bravo il Var a richiamare il direttore di gara.