Termina 1-1 il match dell’Olimpico tra Roma e Milan, valido per la trentaduesima giornata di serie A. Il match è stato diretto da Daniele Orsato della sezione di Schio. Si vada ora ad analizzare dal punto di vista arbitrale quanto avvenuto nel match nella nostra consueta Var Room.

Il primo tempo vede una partita molto maschia, giocata sui contrasti e i duelli. I ritmi non sono elevatissimi e i 5 minuti di recupero finali testimoniano una gara spezzettata e spesso interrotta da falli e infortuni.

Al minuto 10 del primo tempo c’è uno scontro nell’area giallorossa tra Giroud e Kumbulla. Orsato lo valuta come un contatto di gioco e lascia proseguire. La decisione, a nostro avviso, è corretta in quanto l’attaccante francese, sebbene sia stato sbilanciato da una leggera spinta da dietro da parte di Mancini non subisce fallo. Successivamente, al minuto 16 vi è il primo cartellino giallo della partita ai danni di Tomori. L’inglese entra in scivolata in ritardo su Belotti che ormai aveva preso il tempo; la sanzione è corretta, vista anche l’imprudenza e l’irruenza del tackle.

Al minuto 24 vi è invece la prima ammonizione per la Roma ai danni di Matic che entra in maniera scomposta su Bennaccer spingendolo e ostacolandolo anche con la gamba alta. L’intervento è assolutamente imprudente, ma a nostro avviso non ci sono le condizioni per valutarlo come vigoria sproporzionata e quindi passibile di espulsione.

Dopo un primo tempo abbastanza nervoso e pieno di falli, gli animi sembrano scemare sul finire, grazie anche al tono che il direttore di gara impone alla gara e ai calciatori.

Al minuto 66 Leao viene strattonato a centrocampo da Celik chiedendo l’ammonizione per il giallorosso. L’arbitro però non è dello stesso avviso e assegna un semplice calcio di punizione. Rivedendo il fallo l’ammonizione ci può stare, poichè la trattenuta è comunque prolungata e vistosa da parte del calciatore della Roma.

Soltanto 5 minuti dopo vi è uno degli episodi più contestati della gara: Ibanez commette un brutto fallo su Saelemaekers entrando in tackle in scivolata in maniera avventata. Orsato ammonisce il calciatore della Roma. Rivedendo l’episodio, vista l’irruenza dell’intervento e la sua pericolosità , poteva benissimo essere un richiamo del Var per una possibile espulsione. In ogni caso ci si trova nella cosiddetta “zona grigia”, ovvero una situazione al limite tra due estremi, ma che non pende troppo nè da una parte e nè dall’altra.

Al minuto 94 arriva il vantaggio della Roma: Mancini contrasta De Ketelaere a centrocampo che cade a terra. Il pallone, sugli sviluppi dell’azione arriva ad Abraham in area che è bravo a girarsi nello stretto e freddare Maignan. I rossoneri protestano per il contatto De Ketelaere-Mancini, ma a nostro avviso, visto il metro di giudizio del direttore di gara, si è trattato di un normale contrasto di gioco.

Soltanto 2 minuti dopo il Milan trova il gol del pari: Leao mette un bel pallone in mezzo all’area e Saelemaekers, lasciato libero dalla retroguardia romanista, interviene sul secondo palo battendo Rui Patricio. Anche in questo caso la rete è assolutamente regolare.

Dopo ben 7 minuti di recupero, diventati 9 per le varie interruzioni, termina la gara dell’Olimpico.

Una direzione rocciosa quella di Orsato che ha saputo tenere in mano una partita dagli animi bollenti. A volte magari è risultato impreciso in alcuni scelte, ma comunque lucido nel dare diversi vantaggi. Gli unici errori che gli si possono imputare sono la mancata ammonizione ai Celik nel secondo tempo ed un possibile cartellino rosso per Ibanez, anche se in quest’ultimo caso ci sentiamo più di responsabilizzare chi era al Var. Il metro di giudizio è sempre il solito, ovvero fischiare il meno possibile cercando di favorire il gioco, cosa che oggi però si è vista poco a causa dei numerosi falli e degli infortuni.

MP VAR Room (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)