Termina sul risultato di 3-0 il match di Champions League al Parco dei Principi tra PSG e Milan. Ad arbitrare l’incontro è stato lo sloveno Slavko Vinčić. Come di consueto si va ora ad analizzare quanto accaduto nella nostra Var Room.
Il primo tempo inizia con un PSG che cerca di far girare il pallone e un Milan attendista che prova a sfruttare gli eventuali errori dei parigini.
Al minuto 5 arriva già il primo cartellino giallo della serata per il Milan: Thiaw atterra Kolo Muani sulla fascia che lo stava saltando in velocità e impedisce una promettente azione da gol (SPA). L’ammonizione è corretta. Al minuto 7 invece arriva anche il giallo per Krunic che ferma irregolarmente a centrocampo l’avversario impedendo anche in questo caso lo sviluppo di un’altra promettente azione da gol.
Al minuto 17 invece arriva la prima ammonizione per i francesi: Hakimi attera con uno sgambetto Leao al limite dell’area di rigore e in questo modo stoppa una promettente azione da gol. Il cartellino giallo è sacrosanto. Dopo 15 minuti arriva la rete del vantaggio del PSG: Mbappè ubriaca Tomori e segna il gol che vale l’1-0 dei francesi. Non ci sono irregolarità di alcun tipo, quindi la rete è valida.
La ripresa inizia sempre con lo stesso monologo e concetto del primo tempo. Al minuto 47 arriva il raddoppio dei parigini con Dembelè, poi però annullato dopo una consultazione al Var, ecco perchè: Ugarte a centrocampo si disinteressa completamente del pallone e va a sbattere su Musah che cade a terra. Il fallo sul centrocampista americano del Milan è evidente, quindi bravo il Var che richiama l’arbitro a rivedere l’azione e quindi comandare un calcio di punizione a centrocampo per i rossoneri. Il raddoppio dei francesi è però solo questione di tempo: al minuto 54 Kolo Muanì sfrutta una respinta di Maignan e insacca da pochi passi: non c’è fuorigioco e il gol è valido.
Al minuto 61 vi è il cartellino giallo per Tomori: la decisione in questo caso è eccessiva, poichè il colpo è involontario e non imprudente. Successivamente al minuto 62 anche l’ammonizione di Kalulu pare eccessiva: il francese entra un pò in ritardo sull’avversario, ma non sembrano esserci i presupposti per l’imprudenza.
La prestazione del direttore di gara è stata sufficiente, soprattutto nella prima ora di partita. Bravo a valutare correttamente le ammonizioni nel primo tempo e sempre attento. Non si accorge però del fallo abbastanza netto su Musah e negli ultimi 30 minuti concede due ammonizioni molto discutibili al Milan che fanno storcere il naso. Una direzione nel complesso ordinata ma che viene in parte macchiata da un finale di gara più sottotono e meno brillante.