Termina sul risultato roboante di 4-0 la sfida decisiva di San Siro tra Milan e Salisburgo che analizzeremo nella nostra Var Room e che permette ai rossoneri di strappare un pass per accedere agli ottavi di finale della Champions Leaue, qualificandosi per secondi nel proprio girone, proprio come si era previsto inizialmente. A dirigere il match è stato l’arbitro spagnolo Antonio Mateu Lahoz. Si vada ora ad analizzare la prestazione del fischietto spagnolo e dei suoi collaboratori.
Nel primo tempo vi sono due situazioni da osservare; la prima è quella che ha visto un gol annullato a Giroud al ventiseiesimo minuto: Theo calcia verso la porta dal limite dell’area, l’stremo difensore austriaco respinge corto e su questa respinta si fionda Giroud che insacca da pochi passi il 2-0 rossonero. Il francese, però, al momento della conclusione di Theo si trova con un ginocchio in fuorigioco e dunque l’arbitro è bravo, su segnalazione del guardalinee, ad annullare immediatamente la rete, senza nemmeno l’ausilio del Var.
Il secondo episodio da analizzare è probabilmente quello più significativo della gara. Accade al 28esimo minuto e vede protagonisti Okafor e Kalulu. Il primo si immola tra le maglie della difesa rossonera e Kalulu da dietro interviene in scivolata sul calciatore avversario. Immediatamente l’arbitro lascia andare avanti il gioco dicendo di non aver visto alcuna irregolarità nel contrasto tra i due calciatori. Dopo un consulto al Var le cose infatti non cambiano, in quanto si vede Kalulu che prima interviene sul pallone e solo successivamente per inerzia sbatte contro Okafor, ma certamente, poichè entrambi hanno avuto la stessa possibilità di giocare il pallone questo è stato un intervento assolutamente regolare del giocatore rossonero.
Nel secondo tempo la partita, complice il raddoppio rossonero immediato, prende una via abbastanza delineata e anche dal punto di vista arbitrale non ci sono particolari situazioni da analizzare. Per tutta la gara Lahoz ha fatto correre molto il gioco, non soffermandosi sui piccoli contrasti, dando così possibilità alle due compagini di esprimersi al pieno delle loro velocità e dando un bello spettacolo. Anche la gestione dei cartellini gialli è stata più che ottima, soltanto due in tutto il match, a dimostrazione di una gara molto corretta e soprattutto mediata dal dialogo da parte del direttore di gara. In varie occasioni infatti si è visto l’arbitro andare a parlare con il calciatore invece che agire immediatamente prendendo provvedimenti.
Si può quindi promuovere a pieni voti la prestazione del fischietto spagnolo che si è dimostrato all’altezza di un match così decisivo per entrambe le squadre.