Termina 2-0 la sfida tra Milan e Lazio a San Siro valida per la trentaquattresima gara di campionato. Ad arbitrare il match è stato il signor Antonio Rapuano della sezione di Rimini, coadiuvato dai due assistenti Meli e Alassio e dal quarto ufficiale Orsato. Al Var vi é Mazzoleni, mentre l’Avar è Manganiello. Si vada ora ad analizzare quanto accaduto nel match nella nostra consueta Var Room.

Il primo tempo inizia con un ritmo di gioco piuttosto basso e il direttore di gara è in pieno controllo della gara. Al minuto 17 arriva il vantaggio rossonero: il Milan pressa il portatore di palla laziale al limite dell’area di rigore che perde il pallone e arriva a Bennacer il quale è freddo davanti a Provedel. Alcuni calciatori della Lazio sembrano protestare per un possibile fallo nel pressing, ma il contatto è assolutamente regolare.

Al minuto 20 vi è il primo giallo della partita: Romangnoli sbraccia un pò l’avversario e viene ammonito da Rapuano. Secondo noi il provvedimento assunto è eccessivo in quanto il braccio dell’ex centrale rossonero non è molto largo e l’intervento non è imprudente; giusto pertanto il provvedimento tecnico, ma non quello disciplinare.

Il secondo cartellino giallo della partita è invece per Marusic che ostacola la progressione di Saelemaekers lanciato in contropiede andando a frapporsi con il corpo al belga. Il cartellino giallo è corretto. Al minuto 42 vi è invece la prima ammonizione tra le file rossonere per Calabria; l’italiano entra in modo imprudente da dietro Zaccagni, pertanto la decisione di Rapuano è corretta.

Dopo 2 minuti di recupero il direttore di gara manda le due squadre negli spogliatoi. Una buona direzione ordinata fino a questo momento del fischietto di Rimini.

Il secondo tempo si apre con il Milan che continua a spingere, mostrando anche sprazzi di bel gioco. Al minuto 61 vi è un intervento scomposto in scivolata da parte di Casale su Theo Hernandez che si era immolato a grande velocità sulla fascia. Nel saltare l’avversario per non essere colpito, il francese colpisce senza farlo apposta il volto di Casale con il tacchetto. L’arbitro urgentemente ferma subito il gioco e permette i soccorsi al calcitore della Lazio. In tutto ciò giustamente arriva l’ammonizione di Casale per un intervento imprudente.

Al minuto 83 Rebic segna in contropiede, ma l’assistente alza la bandierina del fuorigioco. Dopo un controllo Var la rete viene definitivamente annullata. Gli ultimi due gialli avvengono nei restanti minuti di gara, rispettivamente al minuto 88 ai danni di Pellegrini che interviene in ritardo su Rebic e al minuto 89 ai danni di Thiaw; in questo secondo caso il provvedimento è forse eccessivo, poichè l’attaccante laziale era di spalle e l’intervento ai danni del giocatore del Milan non è imprudente.

Dopo 5 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine del match a San Siro.

Una prestazione solida del direttore di gara che ha sempre avuto in mano la partita. Rapuano ha saputo gestire bene le proteste e prendere le decisioni principali in maniera corretta. Al di là di un paio di ammonizioni discutibili promuoviamo a pieni voti la prova del direttore di gara.