Termina sul punteggio di 1-1 la partita tra Roma e Milan all’Olimpico, valida per la terza giornata di serie A. Ad arbitrare il match è stato il signor Antonio Rapuano della sezione di Rimini. Come di consueto si vada ora ad analizzare quanto avvenuto nella gara dal punto di vista del regolamento.

Il primo tempo inizia in maniera scoppiettante, in quanto già al minuto 6 vi è un primo episodio da commentare: Loftus-Cheek scambia bene con Theo e si trova davanti al portiere avversario, ma non riesce a segnare. Il Var si accorge però di qualcosa di anomalo e decide di richiamare Rapuano al monitor per analizzare quanto accaduto, andando così ad evidenziare un colpo basso di Rui Patricio in uscita sulla gamba del calciatore rossonero. Per il direttore di gara è quindi calcio di rigore, che viene poi trasformato in modo regolare da Giroud. In questo caso è stato molto attento il Var nel cogliere il dettaglio del contatto tra Giroud e Loftus, molto difficile da percepire in diretta.

La partita sale di intensità, iniziando da una parte e dall’altra ad aumentare le proteste. Al minuto 17 vi è una protesta di Theo per una possibile spinta in area di rigore di Smalling ai suoi danni. Il contatto tra i due è però molto lieve e giustamente Rapuano fa giocare. Soltanto due minuti dopo arriva il primo cartellino giallo per i rossoneri ai danni di Tomori che a centrocampo interviene in ritardo su Belotti; in questo caso la scelta del fischietto di Rimini è discutibile, poichè nonostante l’intervento sia in ritardo, si tratta di un fallo lontano dalla porta e senza un particolare grado di imprudenza tale da poter far scattare l’ammonizione.

Al minuto 33′ vi è il secondo cartellino giallo per i rossoneri, questa volta ai danni di Loftus Cheek che allarga eccessivamente il braccio andando a colpire in volto in maniera imprudente Zalewski. La scelta di Rapuano è corretta.

Il primo tempo termina sul risultato di 0-1 dopo 4 minuti di recupero assegnati.

La seconda frazione di gioco si apre con lo stesso canovaccio del primo tempo: il Milan fa la partita e la Roma cerca di sfruttare le ripartenze. Al minuto 48 Leao sigla il gol del raddoppio in maniera assolutamente regolare. Al minuto 60 però cambia il match: Tomori fa fallo su un calciatore della Roma al limite dell’area di rigore, interrompendo una SPA, ovvero una promettente azione offensiva. L’ammonizione è pertanto corretta e quindi di conseguenza l’espulsione per doppio giallo.

Al minuto 85 viene ammonito Lukaku per un fallo da dietro in netto ritardo su Okafor, fallo considerato giustamente imprudente da Rapuano e quindi sanzionabile con l’ammonizione. Al minuto 92 infine la Roma accorcia le distanze con un tiro di Spinazzola deviato in porta da Kalulu. Il gol è regolare.

Al minuto 97 l’arbitro fischia il termine della gara.

Nel complesso una partita difficile per Rapuano che ha cercato di gestire gli animi bollenti in campo attraverso il dialogo e la fermezza nelle sue scelte. Spesso però è sembrato impreciso in alcuni frangenti, ma considerando anche la tipologia di gara affrontata ci sentiamo comunque di promuovere la sua prestazione, con dei particolari ancora da limare.