La leggenda rossonera Marco van Basten ha rilasciato una lunga intervista al collega Carlo Pellegatti, parlando della sua storia in rossonero: “E’ sempre bello per me parlare della mia vita milanista, sono stati anni bellissimi. Quella dei quattro gol al Goteborg è stata una serata particolare, di grande gioia e orgoglio. In quel periodo avevamo una grande squadra. In quella partita Massaro giocò terzino perchè non c’era Maldini, vuol dire che tutti i giocatori sapevano cosa fare indipendentemente dal ruolo. Giocavo in coppia con Papin quella sera, lui non ha segnato, io ne ho fatti 4. La cosa più importante era la vittoria del Milan. Quella sera mi avevano anche annullato un gol. Il gol in rovesciata? Il cross di Eranio era un po’ arretrato e quindi ho dovuto per forza colpire la palla in rovesciata. E’ andata bene“.
Van Basten prosegue: “In quel periodo con Capello eravamo un grande gruppo. Con Sacchi sono stati anni importanti a livello tattico, mentre con Capello eravamo un po’ più liberi. Capello ha lavorato di più sulla mentalità dei giocatori, anche perchè tatticamente eravamo già a posto. Quello era il Milan più forte. Avevamo una difesa piena di stelle, a centrocampo c’erano altre stelle e così anche in attacco. Avevamo i giocatori più forti al mondo in tutti i reparti“.
La conclusione di van Basten è su Ibrahimovic: “Zlatan è stato fondamentale per far crescere il Milan negli ultimi anni, soprattutto a livello di mentalità. Per tornare a vincere serviva fare questo passo in più e con Ibra lo hanno fatto. All’Ajax ero l’assistente di Koeman quando lui arrivò. Era uno che mi sfidava in campo, ma io ero mezzo infortunato e quindi non potevo fare molto. Lui invece voleva sfidarmi sempre, è stato molto divertente“.