Tra i grandi protagonisti del momento del Milan spiccano le prestazioni e soprattutto i gol di Ruben Loftus-Cheek. Corsa, qualità, centimetri e anche le reti che negli scorsi anni mancavano nei piedi (e sulla testa) dei centrocampisti. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport esalta il momento del centrocampista britannico, che ha cambiato passo nel 2024 insieme al suo Milan: per lui 6 reti nelle prime nove partite del nuovo anno.
Il suo modo di stare in campo ricorda tanti giocatori, anche diversi tra loro: da Kessie a Boateng, fino a Milinkovic-Savic, paragone azzardato da Stefano Pioli dopo la vittoria contro il Rennes. Loftus è decisivo, forse nel momento più delicato e importante della stagione. Lo è stato contro altri francesi, il PSG, nella gara di Champions League a San Siro, lo è sempre più spesso adesso, sia in campionato che in Europa League.
Competizione che ha già vinto con il Chelsea nel 2019 ma senza poter disputare una finale che avrebbero strameritato di giocare: Loftus ha saltato il match per la una rottura del tendine d’achilie due settimane prima della partita, in un’amichevole a scopo benefico. Oggi Rubs quella Europa League può vincerla ancora, con una nuova maglia (quella del Milan, che questa competizione non l’ha mai vinta) e può farlo – questa volta – da assoluto protagonista.