Un anno fa esatto iniziava il 2020 del Milan, non sul campo ma sul mercato. Il 2 gennaio 2020 era l’inizio di una nuova era, anzi il ritorno, Zlatan Ibrahimovic riabbracciava i colori rossoneri dopo otto anni e l’entusiasmo alle stelle dei tifosi si faceva sentire. La pandemia era ancora sconosciuta, tutti in strada a cantare per Ibra che di lì a poco sarebbe diventato il Re Mida rossonero.
Le aspettative erano alte, altissime, nonostante diverse erano anche le critiche e le perplessità per via degli anni (39 appena compiuti) e per un grave infortunio alle spalle. Zlatan però, come ha sempre fatto, sul campo ha zittito tutti.
UN ANNO DI ZLATAN: CHE IMPATTO!
Dalla festa a Casa Milan al boato di San Siro al suo ingresso in campo. Ancora rimbombano i cori dei tifosi. Era il 6 gennaio, contro la Sampdoria, dopo 55 minuti Pioli lo inserisce al posto di Piatek e la differenza quasi si vede subito. Per il primo gol dobbiamo attendere qualche giorno, l’11 gennaio in casa del Cagliari è la sua prima da titolare e nel giorno più importante non stecca. La coppia con Leao funziona e lo 0-2 porta le loro firme. Una settimana dopo affila gli artigli anche di un altro attaccante che fino a quel momento aveva fatto poco o nulla, Ante Rebic. La doppietta in rimonta contro l’Udinese del croato segna l’inizio di tutto anche per lui che chiuderà la stagione con 11 gol in campionato, uno solo in più di Zlatan.
UN ANNO DI ZLATAN, IL BILANCIO DEL 2020 ROSSONERO
In una delle stagioni più strane mai vissute dalla Serie A, il 2020 rossonero è letteralmente magico. Soltanto due le sconfitte in campionato (Inter a febbraio e Genoa a marzo) ed una in Europa League contro il Lille. I punti conquistati sono 79, più di ogni altra squadra italiana, così come i gol fatti ed un particolare record sulle partite consecutive con almeno due reti. Primo posto in campionato e girone di Europa League vinto, con in mezzo le vittorie contro le big che tanto mancavano negli anni precedenti. Anche dal punto di vista statistico, i numeri sono impressionanti. In campionato, in 24 presenze tra la scorsa e questa stagione, Ibra ha messo a segno 20 gol. Mentre tra Europa League e Coppa Italia 3 gol in 6 partite.
Il gruppo, l’unità, la compattezza, il lavoro di Pioli, il tutto in aggiunta al fenomeno Zlatan. La sua mentalità unica impartita anche ai più giovani è stato il grande segreto del Milan in questo anno travagliato che lo ha visto protagonista ed anche seduto al tavolo delle grandi per lo scudetto. Un passo alla volta sì, ma con la consapevolezza che, ad un anno dallo sbarco di Ibrahimovic, il pianeta del Milan ha cambiato faccia.