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Partita folle, il Milan ringrazia i suoi “bomber di scorta”: Jovic e Okafor nel finale ribaltano l’Udinese

Partita folle al Bluenergy Stadium, con il Milan che passa in vantaggio, viene rimontato dall’Udinese e poi controsorpassa l’Udinese negli ultimi dieci minuti: 3-2 il punteggio finale a favore del Diavolo, che dà anche uno schiaffo morale ai deprecabili insulti razzisti subiti da Mike Maignan.

Udinese-Milan, primo tempo

Cioffi e Pioli non cambiano, proponendo gli stessi undici della precedente partita. Nei friulani c’è Pereyra a sostegno di Lucca nel 3-5-1-1, mentre nel Milan il tridente offensivo è il solito composto da Pulisic, Giroud e Leao. Primo quarto d’ora di studio al “Friuli”, con la prima occasione che è per il Milan: filtrante geniale di Leao, che mette Giroud davanti a Okoye. Da posizione un po’ defilata, il francese calcia, trovando la risposta d’istinto del portiere nigeriano dell’Udinese. Tre minuti dopo, ancora chance per l’ex Chelsea, che non riesce ad impattare bene la palla morbida di Theo Hernandez, calciando debole tra le braccia di Okoye. La prima sortita dei padroni di casa è al minuto 24, con il cross basso di Ebosele, sul quale Kjaer compie un provvidenziale intervento in anticipo su Lucca, pronto a impattare da due passi. Tre minuti dopo, ci prova Adli direttamente da calcio di punizione, con Okoye che smanaccia in corner.

Al 31° si sblocca il match, a favore del Milan: Leao serve Hernandez che trova il fondo e mette in mezzo dove Ruben Loftus-Cheek si inserisce con i tempi giusti e supera Okoye. A dieci minuti dalla fine, gesto di grande personalità di Mike Maignan, che – dopo aver sentito gli ennesimi ululati razzisti nei suoi confronti – decide di abbandonare il campo, seguito da tutta la squadra. Dopo cinque minuti di stop, il match riprende. A quattro dal quarantacinquesimo, arriva il pareggio dell’Udinese: Samardzic salta un Kjaer troppo molle e poi apre il piattone lasciando di sasso Maignan. Galvanizzato dal gol, il centrocampista serbo ci riprova due minuti dopo, avanzando palla al piede e concludendo forte sul primo palo, con la palla che esce di poco. Dopo sei minuti di recupero, si va al riposo con il punteggio di 1-1.

Udinese-Milan, secondo tempo

C’è un volto nuovo al rientro degli spogliatoi: è quello di Thauvin, che nell’Udinese prende il posto di Pereyra. Così come nella prima frazione, anche nella ripresa la prima occasione è per il Milan, sempre al quarto d’ora e sempre per Giroud: cross di Pulisic, il francese svetta su Perez e gira di testa, ma Okoye è attento e blocca in presa bassa. Poco dopo l’ora di gioco, l’Udinese opera il sorpasso: dopo un tiro di Payero respinto di piede da Maignan, arriva una clamorosa frittata tra Reijnders e Hernandez, che si addormentano sul pallone permettendo a Thauvin di presentarsi davanti a Maignan e di sinistro battere il portiere rossonero, tutt’altro che perfetto.

Al minuto 68, Pioli rompe gli indugi e manda in campo Okafor al posto di Reijnders, con il Milan che passa al 4-2-4. Sette minuti dopo, altri due cambi per il Diavolo: dentro Florenzi per un pessimo Calabria e Jovic per Pulisic, con i rossoneri che in campo presentano contemporaneamente Giroud, Jovic, Okafor e Leao. Ed è proprio il serbo a rimettere in pari la contesa, siglando l’ennesimo gol da subentrato della stagione: il tiro di Giroud, deviato, finisce sulla traversa e poi sulla linea, ma il più lesto ad avventarsi sulla palla vagante è l’ex Real Madrid, che da zero metri insacca. Nel terzo dei sei minuti di recupero (poi diventati otto), il Milan opera il clamoroso controsorpasso: angolo dalla destra, sponda di Giroud che trova Noah Okafor lasciato tutto solo dalla difesa friulana, con lo svizzero che controlla e non perdona Okoye. E’ il gol che manda in visibilio tutto il Milan, che trova la quarta vittoria consecutiva.

Milan: Ruben Loftus-Cheek (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Ruben Loftus-Cheek (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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