La redazione di Tuttosport ha intervistato Demetrio Albertini, ex giocatore del Milan. Di seguito tutte le sue dichiarazioni.
Perché il Milan nonostante lo scudetto sul petto non viene indicata ancora come la squadra favorita? “Questo succede perché normalmente le favorite del campionato a inizio stagione sono quelle che sommano la storia dei singoli giocatori, soprattutto quelli che arrivano da altri campionati. Ma…”
Ma? “Poi si scende in campo in undici, si parte dallo zero a zero e chi se lo merita vince. Il Milan un anno fa ha meritato”.
Dal campionato ancora all’Europa… “L’esordio in Champions League del Milan è stato positivo. L’esperienza dell’anno scorso è servita. Ma in Europa rispetto all’Italia cambia l’esperienza internazionale. E l’esperienza internazionale è la velocità di reazione contro giocatori che non conosci, contro un gioco più veloce che in Italia non sei abituato a fare”.
La sorprende Rafael Leao per come ha giocato il derby, per come è stato decisivo anche nell’esordio in Europa? “L’unica cosa che mi deve sorprendere e vorrei che mi sorprendesse è la continuità di rendimento perché le qualità non gli mancano. Allora diventerebbe un grandissimo campione”.
Può diventare una bandiera del Milan? “Potrebbe diventarlo ma bisogna essere onesti: oggi ci sono campionati molto più ricchi della Serie A. Spero che il Milan possa tenerlo il più possibile ma sappiamo anche che è una possibilità reale quella che lui possa andare via”.
Sandro Tonali ha finalmente preso il Milan… “Mi dà fastidio che spesso giudichiamo un ragazzo giovane, che arriva dal Brescia che lottava per non retrocedere, e non gli venga dato il tempo per dimostrare anche con qualche errore le sue qualità. Io credo che Sandro sia la dimostrazione che i nostri giovani talenti ci sono e che possono giocare in grandi squadre”.
Oggi le assomiglia un po’ di più? “Io l’ho detto qualche volta per tirarlo fuori da quel scomodo paragone con Pirlo che secondo me è un giocatore inarrivabile”.
Sorpreso che il Milan dei giovani in attacco vada avanti con dei bravi “vecchietti”? “Mi stupisco ma penso anche che stiano aspettando per poter arrivare a una punta da 20 gol. Oggi al Milan manca quell’attaccante che possa fare la differenza».