Il Milan del presente ha convinto tutti. Gioco semplice, bello e concreto, una guida sicura, con interpreti finalmente sbocciati. Il Milan piace e regala garanzie: per questo la chiave del futuro risiede nel presente, mai stato così vicino alla perfezione. Pioli confermato, il rinnovo imminente di Ibra e una voglia di immergersi nuovamente nel passato alla ricerca di certezze. Per la prima volta si parla di ripartenza con chi ha deciso l’ultima stagione; con le battute finali che hanno disegnato un Milan, ora, proiettato verso obiettivi ambiziosi come la Champions League.

Se il futuro ha le caratteristiche del presente, potrebbe subentrare anche un passato che ha sempre sognato un ritorno. Parliamo di Bakayoko e Deulofeu, pedine del recente passato che il mondo rossonero non ha mai dimenticato. Mai sfuggiti dalla memoria, con un desiderio di ritorno sempre acceso. I due giocatori si sono mossi in prima persona, in attesa di passi ufficiali anche da parte del Milan che ora dovrà valutare le cifre e gli ingaggi. Un sogno per i tifosi, una garanzia per il Milan, un senso di continuità che potrebbe valere da rinascita. “Abbiamo bisogno di qualche innesto, ma siamo una squadra già competitiva”, ha ammesso mister Pioli. Per questo, un tuffo nel passato potrebbe garantire una costanza necessaria per un presente che ora ha radici solide.

Il profilo di Deulofeu non convince la totalità della dirigenza, in attesa del rinnovo di Ibrahimovic per accendere ufficialmente il mercato in entrata e in uscita. Per Bakayoko, invece, il Milan ha già compiuto passi importanti. Il reparto di centrocampo starebbe cercando interpreti affidabili e il francese ritroverebbe il suo posto dove aveva convinto e quasi raggiunto la Champions League. Il Chelsea chiede 20 milioni: per il Milan sarebbe una garanzia che potrebbe portare la dirigenza a non badare a spese. Quando il cuore è rossonero, tutto il resto non conta: la volontà di Baka è chiara e il giocatore sarebbe quindi pronto a ridursi l’ingaggio. Ora tocca solo al Milan.

Il futuro del Milan non è mai stato più chiaro: continuità in panchina e nella squadra dirigenziale, un mix di giovani affiancati a fonti essenziali di esperienza. Il futuro ora ha una base, risiede nel presente. E forse anche nel passato.