Si continua a scavare nella fossa dell’incubo calcioscommesse, e ci sono scandalose rivelazioni. Sandro Tonali si è autodenunciato, e nella giornata di ieri (martedì 17 ottobre) è stato ascoltato dalla Procura di Torino per cercare di collaborare nel tema bollente che sta stravolgendo il mondo dello sport e l’opinione pubblica. Come riporta la Gazzetta dello Sport, il centrocampista del Newcastle ha addirittura puntato soldi sulla sua ex squadra.

“Tonali ha scommesso sul Milan“. Il titolo in prima pagina della Rosea fa venire i brividi ai tifosi rossoneri, che subito si chiedono quali ripercussioni avrà la società di via Aldo Rossi. Si potrebbe trattare di illecito sportivo in alcuni casi, ma non in questo. Ad oggi, le gare della squadra non sono state alterate dalle giocate di Sandro: l’italiano avrebbe infatti scommesso sui risultati del Milan, solo però quando assente dal rettangolo di gioco. Per ora, nessun problema quindi per il Diavolo, ma per Tonali sì. Si tratta di un’aggravante, che peserebbe dopo i già tre anni di squalifica (per regolamento).

Il patteggiamento lo aiuterebbe, ma la sua situazione è diversa da quella di Nicolò Fagioli. Il bianconero non ha mai scommesso sulla Juventus, ed ora rischia 18 mesi con qualche corso obbligatorio di riabilitazione dalla ludopatia. Tornando a Tonali, qualora venissero accertate le puntate sul Milan, la pena sarebbe sui tre anni. Il quotidiano ipotizza 12 mesi di squalifica più sei di prescrizione, ma è difficile ad oggi pensare ai risvolti dell’indagine. Importante sarà accertare l’uguaglianza dei racconti tra Procura e Chinè, il quale ha interrogato in una location segreta il classe 2000.

Dopo essere stato ascoltato a Coverciano, Tonali ha deciso di farsi ascoltare il prima possibile, e dopo un colloquio di tre ore c’è il massimo riserbo sulla sua deposizione. Resta da capire, infine, se si tratta di un semplice scommettitore o parte del network di siti illegali sul betting, questi ultimi in procinto di essere oscurati.