Sandro Tonali è il perno del Milan di Stefano Pioli. Questo è un dato certo, incontrovertibile. Forse non sarà quello che balza maggiormente agli occhi – in questo ambito, Rafa Leao e Theo Hernandez sono insuperabili – ma l’ex Brescia è un intoccabile, autore di un “lavoro sporco” senza eguali. Del resto, come spesso capita, sono le statistiche, i freddi numeri, ad avere ragione, e quelli di Sandro sono piuttosto semplici da leggere: sulle trentacinque partite del Milan finora in stagione, Tonali ne ha giocate trenta da titolare, due da subentrato, in una era infortunato, in un’altra squalificato, rimanendo in panchina per scelta tecnica solo nel 4-1 contro il Monza ad ottobre.
Solo nel 2023, Tonali ha messo a referto tredici presenze su quattordici partite, con l’unica assenza, a Lecce, per squalifica. Tredici partite giocate praticamente tutte per intero: undici partite da novata minuti, una da 88′ e una da 85′. Un riposo di sette minuti sul totale di 1170, lo 0,59%. Tonali, inoltre, sembra il giocatore, tra i titolari rossoneri, che ha meno beneficiato – almeno dal punto di vista tattico-atletico – del passaggio al nuovo modulo.
Il 3-4-3, infatti, “obbliga” di fatto il numero otto a giocare coast-to-coast: dati alla mano, è puntualmente il giocatore rossonero a percorrere più kilometri ad ogni partita, è sempre il primo ad andare in pressing a tutto campo (a Firenze, tanto per fare un esempio recente, marcava Dodó, il terzino destro dei Viola), garantisce solidità a centrocampo, copre la difesa e poi si propone in attacco, con la conseguenza che talvolta è poco lucido in fase di impostazione o poco cattivo al momento della conclusione (come mercoledì a Londra).
Basterebbe leggere questi numeri, o aver visto le ultime partite del Milan, per affermare che Tonali avrebbe bisogno di un po’ di meritato riposo. Ed invece, le ultime indiscrezioni da Milanello danno l’ex Brescia titolare anche domani sera contro la Salernitana, nonostante negli scorsi giorni si paventasse un possibile turno di riposo per lui e per Giroud.
Perché? Principalmente per quell’importanza che riveste nel Milan di cui parlavamo in apertura; un po’ anche perché Pioli “vede” solo Krunic come alternativa in mediana, non considerando i vari Bakayoko, Vranckx, Adli e Pobega meritevoli di una maglia da titolare nei due di centrocampo. Eppure, con il rientro di Bennacer, le alternative in quel ruolo sono tante e mai come domani – sfruttando anche l’impegno contro un avversario non di prima fascia – sembra l’occasione giusta per fargli tirare il fiato in vista del prosieguo di stagione. Pensaci, mister…