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Tonali: “Vorrei diventare una bandiera del Milan, il gol alla Lazio il mio merito più grande”

Il centrocampista rossonero Sandro Tonali, che nella stagione appena terminata ha fornito un ottimo rendimento, ha parlato ai microfoni dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

Queste le sue dichiarazioni: “Quando vinci, cambia tutto. Se possibile, l’attaccamento alla maglia aumenta. Ero bambino in strada a Sant’Angelo Lodigiano, paese milanista, per la festa da tifoso. Vincere a Reggio Emilia è stato pazzesco, ma ho realizzato quanto abbiamo fatto solo una volta tornati a Casa Milan. Lì ho letto l’emozione negli occhi della gente intorno a noi. Ho deciso di non prendere il telefono in mano per video o foto, dovevo vivere questi momenti per poi tenerli sempre con me. Il prossimo sogno? A Santa Lucia ho già chiesto troppo, ma sognare non costa nulla e allora in futuro vorrei provare a vincere la Champions League con questa maglia. Sarebbe un’emozione indescrivibile. Il mio merito più grande? Il gol alla Lazio, visto il momento in cui è arrivato, è stato il più pesante della stagione. È arrivato da dentro l’area piccola, devo aggiungerne altri da fuori e migliorare nella scelta dei tempi sui contrasti, troppe volte mi espongo al rischio di un’ammonizione. Migliorerò, mi ispiro a Thiago Alcantara. Rivedo ogni mia partita, tranne l’ultima, avrò tempo per farlo”.

Sul suo futuro: “Ridurmi lo stipendio per il Milan era stato il mio ultimo pensiero, come lo sarà il rinnovo. Io voglio stare qui, contratto dopo contratto. Sarebbe bello diventare una bandiera, ma non guardo così tanto oltre per scaramanzia. Sono così legato a questi colori da sapere che il mio prolungamento non sarà mai un problema, è giusto che la società pensi prima ai compagni in scadenza che a me, ho già un accordo per altri quattro anni. Voglio essere l’ultimo dei pensieri”.

Su Ibrahimovic e Leao: “Zlatan dà sicurezza, basta che ci sia. Vederlo seguire la partita in piedi in panchina vale più di mille gesti. Lui decide per se stesso e per noi, è un campione che pensa prima agli altri, ci ha preso per mano come figli. Spero continui, alza il livello, è determinante in campo e fuori. Penso che il miglior giocatore della stagione sia stato Leao, per le partite che ci ha fatto vincere quando eravamo in difficoltà. Ha dato concretezza e punti, al di là delle giocate. Se parte palla al piede, sai che arriva, io per primo ne ho approfittato. Contro il Verona mi ha messo lui nelle condizioni di segnare due volte. Non ci sono miei meriti, se non quello di essermi fatto trovare al posto giusto, il resto è opera sua”.

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