Thiago Silva sogna il Milan. Potrebbero bastare queste poche e semplici parole per riaccendere l’entusiasmo nel mondo rossonero. Nonostante la breve – ma intensa – esperienza in rossonero, Thiago resta uno dei pilastri della storia, che con umiltà e semplicità ha scritto pagine importanti. L’ultimo scudetto dei suoi colori, quell’addio con Ibra che è rimasto indigesto a molti, per anni. Come non si cancella il passato, c’è un futuro ancora tutto da scrivere. Perché non in rossonero?

Età ed ingaggio. Il giocatore non rientra però nel “target” di Elliott e della società. Sarebbe un’eccezione ad una regola che non è ancora del tutto stata messa in pratica. Come si sta lavorando al rinnovo di Ibra, per coerenza e completezza andrebbe data una chance anche al difensore brasiliano. Certamente, per età, un veterano al fianco di Romagnoli, con l’esperienza e la classe che – si sa – hanno un prezzo, spesso anche alto.

In scadenza con il PSG, il giocatore sarebbe un vero e proprio gioiello per un Milan in difficoltà. Gazidis sceglierà la linea dei giovani? Probabile, ma la lezione è sicuramente stata appresa: coi soli giovani bisogna volare troppo basso e il tempo a disposizione per le prove generali sembra ormai scaduto. Show must go on, con una sterzata che il mondo Milan attende da troppi anni. Minestra riscaldata? Può essere, ma spesso – passato insegna – può anche valerne la pena. Thiago sogna il Milan, con una nostalgia che non si vedeva e percepiva da tempo. È l’effetto che fa il Milan ai vecchi cuori, proprio come è successo a Ibra.

Come un cerchio che si chiude, Thiago Silva tornerebbe “alla Ibrahimovic”. Lo svedese ha giurato amore ai suoi colori, rinunciando a molto per esserci. Una risposta alla chiamata di Boban proprio nel momento peggiore, quando il Milan navigava a vista sul fondo. Lo stesso potrebbe accadere con Thiago, altro valore aggiunto per la difesa che ora più che mai cerca solidità. Perché no? Quando è l’amore a chiamare è anche difficile dire grazie e sbattere la porta. Tanti amori – rossoneri – hanno fatto giri immensi per poi tornare. Senza guardare la carta d’identità, solo con un passato glorioso da (ri)proiettare in un presente e un futuro incerto.