Nell’estate 2019 Maldini si è speso personalmente per convincere Theo a vestire la maglia del Milan. Si sono incontrati ad Ibiza, mentre in rosa il Diavolo aveva già tre terzini sinistri in rosa e questo aspetto, assieme alla stagione poco esaltante di Hernandez alla Real Sociedad, creò un’aurea di scetticismo sulla trattativa.
Ci furono polemiche social e non, il sarcasmo sulle capacità di Maldini di poter esser un buon DS fu sprezzante. Bastarono tuttavia pochi minuti di amichevole negli Stati Uniti per capire il suo enorme potenziale, ma nella stessa partita s’infortunò, perdendo così la chance di partire titolare in campionato.
Una volta recuperato, si è preso la fascia mancina a modo suo, con atletismo, forza fisica, carattere e tecnica. La squadra invece ebbe bisogno dell’avvicendamento in panchina per migliorare il suo rendimento. L’arrivo di Pioli, il nuovo modulo e la perfetta alchimia creata sulla catena sinistra con Rebic e Kessie sempre di supporto, sono stati determinanti per il cambio di ritmo, addome naturalmente all’arrivo di Zlatan.
In poco tempo Hernandez è diventato l’idolo della Curva. La sua maniera di interpretare le partite fa innamorare facilmente di lui. Il mood nell’ambiente a Milanello è cambiato anche grazie a prestazioni e risultati, così con queste condizioni è definitivamente scoppiato l’amore tra Theo e i colori rossoneri.
L’intervista di questo weekend sulla Gazzetta sono state la ciliegina sulla torta su questa love story. Inoltre, in un calcio dove tutti chiedono aumenti dopo qualche mese sugli scudi, è giusto sottolineare come Hernandez non abbia mai fiatato nonostante in rosa ci siano 10 giocatori con uno stipendio più alto. Theo è merce rara di questi tempi, tecnicamente e per comportamento. La speranza di tutti noi è che resti in rossonero a lungo.